Processo Perricone, si riprende con l’esame dell’ex vicesindaco di Alcamo

Linda Ferrara

Processo Perricone, si riprende con l’esame dell’ex vicesindaco di Alcamo

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martedì 08 Settembre 2020 - 19:20

Il procedimento giudiziario a carico dello storico esponente del PSI alcamese è scaturito dall’inchiesta della magistratura trapanese denominata “Affari Sporchi”.

Davanti al collegio dei giudici presieduto dal dottore Enzo Agate e a latere la dottoressa Roberta Nodari e la dottoressa Chiara Badalucco, domani mattina, al palazzo di giustizia di Trapani, riprenderà il processo a carico dell’ex vicesindaco di Alcamo, Pasquale Perricone, accusato assieme ad atri tre imputati, la cugina Maria Lucia Perricone, l’ex legale rappresentante della società Promosud srl, Marianna Cottone e l’ex funzionario del centro dell’impiego di Alcamo, Emanuele Asta, di varia reati, tra cui: associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, corruzione, truffa ai danni dello Stato e della Ue. Il sostituto procuratore della Repubblica, la dottoressa Rossana Penna, continuerà l’esame dello storico esponente del PSI Alcamese, iniziato prima della pausa estiva. L’inchiesta della magistratura trapanese denominata “Affari Sporchi”, realizzata nel 2016, è scaturita a seguito del sequestro per il delitto di frode in pubbliche forniture del cantiere dei lavori del porto di Castellammare del Golfo, dove operavano la consortile Nettuno, unico centro di imputazione dei costi, e la Cea, associata della capogruppo Coveco che si era aggiudicata l’appalto nel 2005. Secondo la Procura, dietro le menzionate società si sarebbe celata la gestione del politico alcamese. La prima sarebbe stata fatta artatamente fallire. La seconda, finita in liquidazione coatta amministrativa, avrebbe fatto disperdere in mille rivoli le somme dei SAL ( stato avanzamenti lavori) che la stazione appaltante e Coveco le corrispondevano presso un conto corrente che la stessa società deteneva alla Banca Don Rizzo. La Cea, infatti, avrebbe dovuto riversare alla Nettuno detti pagamenti secondo un sistema di ribaltamento dei costi. Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Alcamo, come riportato dall’ordinanza di custodia cautelare del Gip, avrebbero inoltre disvelato l’esistenza ed operatività di un sodalizio criminoso operante nel settore imprenditoriale e finalizzato all’aggiudicazione di appalti e di finanziamenti pubblici. Alla guida di tale sodalizio vi sarebbe stato proprio Pasquale Perricone. Nell’ordinanza si evidenzia pure che Perricone, oltre a svolgere da decenni l’attività di imprenditore, è stato anche attivo politicamente per diverso tempo ad Alcamo. Infatti, è stato eletto consigliere comunale nel 1985, ha ricoperto le cariche di assessore alle finanze e vice sindaco nella giunta di Vito Turano (padre dell’attuale assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano) nel 1991. Inoltre, a seguito delle elezioni comunali del maggio 2012, Pasquale Perricone è stato nominato vice sindaco ed assessore all’Urbanistica nella giunta guidata dal dottore Sebastiano Bonventre. Il 30 agosto dello stesso anno, poi, ha rassegnato le dimissioni per candidarsi all’ARS nel mese di ottobre dello stesso anno, ma senza essere eletto. Per il Gip, dunque, il ruolo dominante dello storico esponente del PSI in settori strategici della vita politica ed economica alcamese costituirebbe la base fondante delle ipotesi di reato della Procura. Inoltre, le conversazioni intercettate nel corso delle indagini comproverebbero l’esistenza di un legame perenne con l’ex senatore della Repubblica, Nino Papania. Un rapporto caratterizzato da contrasti e ambiguità, ma imperniato su “una stabile convergenza di interessi e su una visione affaristica e clientelare dell’attività politica”. Suddette conversazioni dimostrerebbero, poi, che Perricone, Papania e LiborioCiacio, vicini ad entrambi per quanto riguarda il settore della formazione professionale, sarebbero in grado di influire sulle nomine degli organi sociali e sulle strategie aziendali della Banca Cooperativa Don Rizzo, fatto quest’ultimo oggetto d’esame del pubblico ministero durante la scorsa udienza. Secondo i magistrati, inoltre, nel 2014 vi sarebbe stato un conflitto tra l’ex senatore e Pasquale Perricone, a causa del tentativo del secondo di acquisire sempre maggior potere all’interno dell’istituto di credito. Un contrasto che sarebbe stato sanato nel gennaio 2015. I due politici ed i loro più stretti collaboratori sarebbero, poi, risultati molto attivi nel settore della formazione professionale, coordinato a livello regionale dall’Assessorato diretto in passato proprio dal Papania.

Riportiamo di seguito una conversazione captata nel novembre 2014 intercorsa tra tale AngeloRappa ed il Perricone in merito.

RAPPA: ti dico, o perché tu lo sai ?…(inc)…si sono uniti e io ultimamente si è avvicinato molto nuovamente l’amico mio storico… Nino… l’amico tuo veramente più che mio, Nino PAPANIA

PERRICONE: uhm

RAPPA: Nino con me ha avuto rapporti attraverso Luca PETRUCCI che ci siamo incontrati a Roma…

PERRICONE: sì!

RAPPA: con Luca, Luca l’amico mio, giusto giusto era con amico…( inc)… e quindi ci siamo… abbiamo collaborato e tipo attraverso Angelo ROCCA che mi sta facendo prendere 5 punti qua a Palermo e diciamo io di contro gli sto dando alcune amministrazioni perché gli offrono i servizi, la società di Luca offre servizi su questi corsi obbligatori…anticorruzione che fanno nei comuni, software per gli uffici ragioneria, hanno un altra azienda molto specializzata…

PERRICONE: sì sì l’AIPA…

RAPPA: eh! e gli sto offrendo, diciamo gli sto offrendo, ci stiamo scambiando qualche cosa, ed io all’occasione ho fatto convezioni, sto cercando di fare convenzioni tra cui quella famosa di ALCAMO, per il ripristino…

PERRICONE: e tramite chi?

RAPPA: con…tramite gli appuntamenti che mi ha fatto fare Nino, tipo Castelvetrano che mi ha chiamato il sindaco, l’altra volta che ci siamo incontrati, dice “Incontrati con Angelo per questa cosa” eeee…scusami Mazara del Vallo e ho chiuso la convenzione a Mazara del Vallo, lo stesso a Trapani, a Marsala… a Trapani ha fatto un giro di telefonate; ha il presidente del consiglio comunale là me lo ha fatto incontrare… ma con l’intento (a mò) di scambiarci cortesie e mi sta facendo… (inc)… ma come sei combinato con lui? Sempre legati?

PERRICONE: sììì, abbiamo rapporti buoni, anche se…

RAPPA: io a dirti la verità…( inc)…

PERRICONE: sai come stanno le cose?…

RAPPA: “È da tempo che non vedo” gli ho detto “a Pasquale”, ha detto “perché Pasquale sempre amico mio”

PERRICONE: sì, però tu sai come stanno le cose?

RAPPA: quello che c’è per ora un bordello…( inc)… a lui

PERRICONE:… sputtanata

RAPPA: lo so!

PERRICONE: il coltello giusto…

RAPPA: lo so…( inc)…

PERRICONE: non solo le questioni locali qua, lui ha due inchieste voto di scambio che queste sono quelle meno meno preoccupanti, anche se su questo si sta…( inc)… la PENNA sopra di lui…( inc)… ma quella più pesante è quella della DIA… perché ha aiutato a IGNAZIO (riferendosi presumibilmente all’allora capo della famiglia mafiosa di Alcamo Ignazio MELODIA “u dutturi” cl 55)… li ha aiutati… e questa è pesantissima… hanno cominciato a parlare…

RAPPA: quella di giorno…

PERRICONE: il mese scorso…( inc)…

RAPPA: lui è tranquillo, però tanto tranquillo non lo vedo, ci siamo visti a Roma recentemente, … (inc)…qualche volta ci siamo incontrati…

PERRICONE:…(inc)…lui è stato a Roma recentemente,…(inc)…è stato sentito in audizione dalla Giunta per l’autorizzazione al processo…

RAPPA:…( inc)… ma l’hanno votata già

PERRICONE: ancora no, perché a breve voteranno la richiesta della Procura di utilizzare le intercettazioni… e gliela daranno … e va bene, comunque prudenza…

RAPPA: no ma io non che ho niente più di tanto…

PERRICONE: prudenza, prudenza, infatti noi evitiamo… (inc)… ci vediamo no, ci sei, abbiamo il tasso delle comunicazioni si è ridotto quasi a niente, la domenica mattina…(inc)… se capita ci vediamo. Poi diciamo per ora è messo che lo devono fregare e lo devono fregare (La cosa preoccupante è questa, le altre…).

Nel corso dell’ultima udienza, l’ex vicesindaco di Alcamo, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti sull’ex senatore della Repubblica, Nino Papania. Infatti, sarebbe stato proprio quest’ultimo a riferirgli delle indagini a suo carico quando erano ancora in corso (https://itacanotizie.it/2020/07/22/processo-perricone-il-politico-alcamese-informato-dellindagine-dallex-senatore-papania/ ). A Caltanissetta, pende davanti al Gip un procedimento per accesso abusivo a sistema informatico, di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio che riguarda l’ex parlamentare.

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