La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato assieme al Ministro della salute, Roberto Speranza, un decreto per razionalizzare il servizio di trasporto aereo, che di fatto limita la piena operatività a soli 25 scali sul territorio nazionale. Di fatto una cautela ancora legata all’emergenza epidemiologica, che lo scorso marzo aveva comportato la sospensione del traffico aereo su numerosi aeroporti italiani.
“In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari – si legge nel decreto – l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo – Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze – Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca”. Le disposizioni del decreto resteranno in vigore fino al 14 luglio 2020.
Negli aeroporti commerciali esclusi, in
questa fase dal Ministero, sono consentite le attività di aviazione
generale. Tra questi anche il “Vincenzo Florio” di Birgi e il
“Pio La Torre” di Comiso, per i quali resta comunque uno
spiraglio: il decreto, infatti, prevede che l’Ente nazionale per
l’aviazione civile, può sulla base delle ulteriori richieste ed
esigenze di trasporto aereo, previo parere del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, modificare e integrare l’elenco
degli scali operativi.