Locali scuola Crimi, Arturo Galfano: “Utilizzo sbagliato, il sindaco disattende le decisioni del Consiglio comunale”

redazione

Locali scuola Crimi, Arturo Galfano: “Utilizzo sbagliato, il sindaco disattende le decisioni del Consiglio comunale”

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giovedì 14 Maggio 2020 - 07:57

Piuttosto che meeting, convegni e summer school era meglio dare i locali all’ Istituto Commerciale di Marsala”. E’ quanto affermato, tra le altre cose, nel corso della riunione della Commissione Accesso agli Atti da parte del Consigliere comunale Arturo Galfano.

Il riferimento è alla delibera di giunta in cui si assegnano i locali dell’ex scuola elementare Crimi di via Pipitone in pieno centro a Marsala tramite un protocollo d’ intesa d’intesa fra il Comune di Marsala e l’Università degli Studi di Palermo per la durata di tre anni. Nel protocollo è previsto che l’Università si possa servire dei locali al primo piano, recentemente ristrutturati per organizzare convegni, meeting e summer school.

La polemica era già scoppiata quando l’Istituto Commerciale che ha dei locali limitrofi all’edificio aveva fatto richiesta di poterne usufruire. Ma su questi locali e sul loro utilizzo ci sono anche dei precedenti.

“Nel 2016 avevo presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale in cui si affermava che l’utilizzo di quella struttura poteva essere destinato alle Università siciliane e che sfruttando una legge cosiddetta Gelmini, si potevano ottenere dei finanziamenti – ci ha detto il vice presidente del Consiglio -. Ma non solo, si trattava di fare in modo che alcuni studenti marsalesi o comunque della nostra provincia, interessati alle facoltà che si sarebbero istituite, evitassero viaggi verso altre sedi”.

L’ordine del giorno fu poi approvato nel 2018. “E da allora – continua il consigliere Galfano – come accade spesso per atti del genere non se ne è saputo più nulla. Inoltre il Consiglio aveva autorizzato in un relativo passaggio, la spesa per ristrutturare i locali dotandoli di un ascensore. Nel corso del mio intervento in aula avevo anche affermato di essere a conoscenza che l’Università Kore di Enna era interessata a quei locali non per farne un paio di convegni l’anno, ma per avviare corsi di studi per studenti universitari”.

Per Galfano che ha sollevato la questione nella commissione Accesso agli Atti la decisione della giunta è stata presa all’insaputa di tutti. “Non solo della presidenza del Consiglio e dell’ Aula ma anche dei funzionari dell’ufficio patrimonio che da me interpellati hanno detto di non conoscere l’atto”.

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