Il binario mafioso

Gaspare De Blasi

Marsala

Il binario mafioso

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sabato 16 Novembre 2019 - 07:22

Tra le notizie legate alla vasta operazione antimafia che nel trapanese ha portato all’arresto di alcuni esponenti mafiosi o presunti tali, fiancheggiatori e sodali del boss Matteo Messina Denaro, abbiamo estrapolato, ora che la cronaca non è più di grande attualità, una notizie e una riflessione. Tra le intercettazioni diffuse ci è sembrato di capire che “iddru” (alias Matteo Messina Denaro) era stato accompagnato alla stazione ferroviaria di Trapani dove forse, non si è compreso bene e d’altronde non compete a noi approfondire, il boss latitante raggiungeva le altre località della provincia in treno (la sua Castelvetrano?).

Ci siamo occupati più volte della tratta ferroviaria che il famoso latitante avrebbe percorso. Intanto i tempi di percorrenza non sembrano essere adatti per l’utilizzo di uno che fugge. O forse noi siamo abituati a vedere troppi film dove i delinquenti scappano e la polizia li insegue, tutto rigorosamente in velocità. Parola questa che non si addice alla tratta ferroviaria in questione. Ma forse è per questo che, mimetizzandosi, Matteo Messina Denaro ha talvolta scelto i binari per muoversi. Ma la percorrenza della tratta, oltre che lenta, appare alquanto incerta. Chissà se il super latitante si sarà sentito dire dell’altoparlante della stazione che la corsa era in ritardo di 45 minuti oppure che era stata soppressa e che se voleva, assieme agli altri passeggeri, poteva usufruire del pullman sostitutivo da prendersi davanti alla stazione. E se in caso di cattivo tempo il boss aveva una riunione al vertice ha appreso che il leggero smottamento dei binari in qualche tratto, ha fatto annullare tutte le corse? E via così mafiando.

Naturalmente non vorremmo mai scherzare sui fatti di mafia, ricordiamo i morti ammazzati e le atrocità commesse e tra queste proprio quelle per ordine se non per mano da Matteo Messina Denaro. Ma noi che in queste nostre note amiamo cogliere talvolta aspetti più leggeri delle vicende, abbiamo raccolto la ghiotta occasione per ricordare come le ferrovie dalle nostre parti non funzionano. Poi è chiaro che tifiamo per l’arresto immediato del boss di Castelvetrano. Magari per mano della Polizia Ferroviaria

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