Pino Ferrantelli, più volte Consigliere e per anni assessore oltre che presidente del Consiglio comunale di Marsala.
Si vocifera di un suo ritorno in campo in prima persona visto che nella passata consiliatura sua figlia Nicoletta ha occupato un seggio di Palazzo VII Aprile. Che cosa c’è di vero?
“Ho deciso di tornare alla politica attiva. Guardo la mia città ogni giorno e dal mio osservatorio noto come appaia allo sbando, voglio spendere altre energie e la mia esperienza accumulata in tanti anni, per dare una mano per risollevare Marsala, spero di riyttrovare in Consiglio esponenti politici esperti per collaborare insieme”.
Quindi Ferrantelli tenta il ritorno a Sala delle Lapidi. In questi giorni si sono succedute riunioni di tavoli politici. Lei ha partecipato?
“Si ho partecipato e proprio in quelle sedi ho cercato di mettere a disposizione l’esperienza che mi porto appresso. Ho incontrato esponenti di partiti e dialogato con organizzatori di movimenti civici. Ho discusso di programmi e cercato di capire quale possa essere la figura migliore per candidare alla guida della città. Io sono perché si punti su di una persona autorevole e con esperienza”.
Ed è arrivato ad una sintesi? Per esempio con chi si candiderà?
“Io provengo da quella che è stata definita “Prima Repubblica”. Preferirei essere in lista con un simbolo di un partito di centro destra. Se non si verificassero le condizioni potrei occupare una casella all’interno di un movimento civico sempre in quell’area politica. Non mi riconosco nei valori dei partiti del centro sinistra. Guardo con delusione a quanti, per esempio Movimento 5 Stelle, gridavano contro le tasse e adesso parlano indiscriminatamente di manette agli evasori”.
Quindi alla luce di quello che afferma il suo giudizio sull’attuale sindaco è negativo?
“Alberto Di Girolamo è espressione del Pd e quindi della sinistra. Si è presentato come un sindaco per bene. E lo è certamente. Ma essere una persona per bene non significa essere per forza capaci di amministrare una città grande e complessa come Marsala. Il sindaco ha fallito, il risultato è quello di una città sporca, piena di buche e con servizi carenti”.
Lei su cosa avrebbe puntato?
“Su turismo ed agricoltura. Che non significa solo aeroporto. Quando la gente arriva bisogna dare l’immagine di una città che offre un soggiorno pieno di iniziative tali da potere fare veicolare il messaggio che a Marsala si sta bene, che la città è pulita e accogliente. Io avrei puntato per esempio a coniugare: Parco Archeologico con iniziative gastronomiche, magari contestualmente”.
A proposito di aeroporto che idea si è fatto del ritorno di Salvatore Ombra alla guida dell’Airgest?
“Un uomo solo al comando non fa parte della mia logica. Ombra è uno capace e pieno di iniziative. Ma occorre una sinergia tra il pubblico e il privato. Occorrono i soldi e soprattutto le idee per rilanciare lo scalo di Birgi”.