Un evento dedicato al prodotto principe di Marsala, il vino, rivisitato nella sua contemporanea competitività. La proposta arriva dall’avvocato Diego Maggio. “Il vino – scrive il professionista lilybetano – lo sappiamo fare e con il vino si può non sopravvivere ma prosperare. Dirlo, scriverlo, compiacersi non basta. Abbiamo passivamente lasciato che gli imprenditori locali seguissero un loro percorso di eccellenza, distinto dalla mediocrazia che appiattisce la città. I mercati internazionali, infatti, ringraziano le nostre cantine (sia private che sociali) per la qualità raggiunta dai vini marsalesi. Adesso è necessario, indispensabile, essenziale che Marsala – come ai tempi del “Vinoro”, quelli del buon governo – si dimostri capace di creare un grande evento che annualmente si ripeta e che metta al centro il vino di questa terra (ma anche di questo mare, di questo vento) e le sue declinazioni”. Maggio pensa a un’amministrazione che sappia coordinare produttori, contadini e studiosi di livello mondiale per un evento da pubblicizzare a livello europeo, in modo da favorire il turismo. “Ho il progetto e ho già attivato i canali per poter trasformare in realtà questa idea – sottolinea ancora Maggio -. Marsala deve portare alto il suo nome, deve farlo anche grazie al vino e insieme dobbiamo farla ridiventare una città attraente, superba, bella, forte, dolce, brillante come un chicco d’uva”.
Cronaca