Con l’ausilio di telecamere e fototrappole, anche in questi ultimi mesi è stata intensificata a Marsala l’attività di controllo sullo smaltimento dei rifiuti. Una sorveglianza che ha riguardato l’intero territorio, sia nelle vie del centro che nelle zone periferiche, con presenza nei luoghi anche di Polizia municipale e Ispettori ambientali.
Dalle immagini è stato possibile individuare i responsabili degli atti di inciviltà, quali l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, inclusi quelli ingombranti. La sanzione applicata per ogni rifiuto abbandonato può arrivare a 400
euro, aumentando fino a 1000 euro nel caso si accerti il reato ambientale.
“È giusto tutelare la stragrande maggioranza dei marsalesi e il territorio stesso dalle azioni inqualificabili di quei pochi cittadini che non rispettano le regole, afferma il sindaco Alberto Di Girolamo; al contempo, dispiace che – dopo circa sei mesi dal nuovo servizio di raccolta porta a porta – occorra ancora tenera alta l’attenzione sugli incivili”.
Si aggiunga, poi, che numerose trasgressioni sono state riscontrate all’isola ecologica del Lungomare (ex Salato). Qui, l’orario
in cui si possono conferire i rifiuti è davvero ampio: dalle ore 7, alle ore 01 del giorno successivo. Molti sacchetti sono stati abbandonati alle prime luci dell’alba (quindi prima delle 7) e a notte fonda (dopo l’una).
Nell’ultimo quadrimestre (Aprile-Luglio) sono state elevate quasi 250 multe (furono 500 nel corso del 2018) derivanti da controlli tramite videosorveglianza (risalendo ai proprietari delle auto) e spacchettamento dei rifiuti (identificando la provenienza del sacchetto).
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