Dal Cipe 40 milioni di euro per tre opere irrigue tra Jato e Belice. Soddisfazione dal Consorzio di Bonifica

redazione

Dal Cipe 40 milioni di euro per tre opere irrigue tra Jato e Belice. Soddisfazione dal Consorzio di Bonifica

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mercoledì 07 Agosto 2019 - 11:09

Tre opere irrigue verranno realizzate in provincia di Palermo, al confine con il trapanese e l’agrigentino. Si tratta di uno stanziamento di 40,6 milioni di euro disposto dal  Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che ha approvato la proposta avanzata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di rimodulare i fondi già stanziati da precedenti delibere, tra il 2002 e il 2012.
“E’ un risultato doppiamente importante – spiega Carlo Turriciano, commissario straordinario del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale – non solo perché saremo in grado di portare un deciso ammodernamento delle reti di distribuzione irrigua in diverse zone del nostro territorio, di aumentare la superficie attrezzata, ma perché abbiamo evitato che questo finanziamento venisse perso. Non sarebbe stato possibile raggiungere questo obiettivo senza lo straordinario lavoro di squadra dei miei collaboratori, della regia del direttore generale del Consorzio Giovanni Tomasino e del Dirigente dell’Area Tecnica del Consorzio della Sicilia Occidentale, l’ingegnere Fabio Sardo, e soprattutto della caparbietà dell’assessore Bandiera”.
Gli interventi di ammodernamento delle reti riguarderanno il servizio del comprensorio dello Jato, il serbatoio di Garcia sul fiume Belice sinistro e le opere di risanamento del suo sistema di sollevamento, nonché la realizzazione ex novo di un ulteriore lotto di irrigazione.
“Con la realizzazione di questi importanti interventi si compie un deciso passo avanti e si apre una nuova fase operativa con l’obiettivo di dotare il Consorzio di infrastrutture di adduzione e distribuzione della risorsa idrica e irrigua, sempre più efficienti per garantire il miglior servizio irriguo al comparto agricolo del territorio” conclude il commissario Turriciano.

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