Calogero Randazzo, 68 anni di professione pastore originario di Campobello di Mazara, è stato condannato dal Tribunale di Marsala a cinque anni di carcere per due casi di tentata estorsione.
Secondo l’accusa, Randazzo avrebbe chiesto denaro, per sostenere la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro, a due imprenditori di Castelvetrano che operano nel settore olivicolo. Randazzo in passato era già stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa, La richiesta che avrebbe avanzato sarebbe stata 30 mila euro. I due imprenditori si rifiutarono di pagare e Randazzo per intimidirli avrebbe anche esploso dei colpi di arma da fuoco contro le loro autovetture. Il fatto risale al 29 ottobre 2017.
Il 68enne pastore campobellese, che era libero, ma con obbligo di firma alla polizia giudiziaria, fu arrestato dai carabinieri, lo scorso febbraio, a Pontenure, cittadina in provincia di Piacenza. L’arresto fu eseguito su ordine della Procura di Marsala a seguito dell’attività investigativa dell’Arma, dopo le denunce dei due imprenditori ai quali fu chiesto il denaro. Lo scorso 23 ottobre, in aula, Calogero Randazzo ha ammesso di avere chiesto il denaro, ma si è difeso affermando che in realtà non era per Messina Denaro, ma serviva a lui per spese mediche. “I soldi – ha dichiarato – servivano per me e mia moglie, entrambi gravemente ammalati e bisognosi di cure mediche e interventi chirurgici”. Per l’imputato, il pm Antonella Trainito aveva chiesto 6 anni e mezzo di carcere.