Da due giorni gli automezzi proveniente dalla provincia di Trapani stazionano davanti l’ingresso della discarica di Motta Sant’Anastasia, in attesa di poter conferire i rifiuti indifferenziati provenienti dai Comuni che allo stato attuale non possono scaricare a Borranea. “Vorremmo capire a chi attribuire questa situazione di stallo che, nel volgere di pochi giorni, potrebbe generare un’emergenza rifiuti in aggiunta allo scontato aggravio di spese. Spero che nelle prossime ore tutto possa avviarsi a soluzione”, afferma il sindaco Alberto Di Girolamo, preoccupato che non si dia ancora seguito al previsto smaltimento dell’rsu – trattamento finale – prodotto dai comuni dell’SSR “Trapani Nord” (di cui fa parte anche Marsala) nella discarica catanese. Questa, secondo quanto autorizzato dalla Regione, già da ieri avrebbe dovuto accogliere i rifiuti biostabilizzati provenienti dalla discarica trapanese di Borranea, prossima alla chiusura.
Dall’impianto catanese fanno sapere che si tratta di un problema strettamente tecnico, legato alla documentazione inviata da Trapani riguardo i rifiuti in arrivo dalla provincia. Non appena sarà integrata la documentazione con la parte mancante, l’impianto di Motta Sant’Anastasia aprirà i propri cancelli ai mezzi provenienti dal trapanese, che da due giorni attendono di poter scaricare. Probabile che si arrivi a una soluzione nell’arco delle prossime ore. “Nel frattempo – sottolinea il vicesindaco Agostino Licari – l’accumulo di rsu sui cassoni non potrà reggere per molto tempo ed è quindi fondamentale ridurre al minimo la produzione dello stesso rsu”. Da qui, l’ulteriore invito ai cittadini a fare maggiore attenzione nella differenziazione dei rifiuti, tenuto conto che ciò contribuisce a ridurre ulteriormente le tonnellate di rsu che Marsala confluisce giornalmente in discarica, diminuendo il costo del servizio, con positive ricadute sulla collettività.
Anche il sindaco di Erice Daniela Toscano ha invitato i cittadini a non esporre per qualche giorno l’indifferenziata, in modo tale da consentire la normale ripresa delle attività.
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