L’entusiasmo della musica e la forza delle parole al Primo Maggio Marsala

redazione

L’entusiasmo della musica e la forza delle parole al Primo Maggio Marsala

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mercoledì 02 Maggio 2018 - 18:00

E’ iniziato in sordina il Primo Maggio Marsala. Ma l’Amministrazione comunale ha creduto nel progetto spingendo l’evento con l’impulso del vice sindaco Agostino Licari e la Consigliera comunale Linda Licari, con il coinvolgimento di Cgil, Cisl e Uil e l’organizzazione dell’associazione culturale Giada Lu Ma con il suo direttore artistico Marco Messineo che è riuscito a coinvolgere diversi artisti locali. E loro hanno risposto gratuitamente. Viste le premesse e l’energia, tutto fa presagire in un Primo Maggio bis il prossimo anno. Chissà. Intanto il primo giorno del mese, margherite sui prati e musica al Monumento dei Mille, ma anche reading e riflessione.

Il tema che ha mosso la manifestazione è stato: “Sicurezza: il cuore del lavoro”. Il presentatore Gaspare De Blasi ha introdotto i primi interventi: il primo cittadino Alberto Di Girolamo non ha mancato di ricordare i tanti giovani che sono costretti ad andare via e non tornare più: “Io penso che questa terra possa farli ritornare se solo cambiamo l’approccio con il mondo del lavoro. Ci dobbiamo credere, inventandoci. Giuseppe Tumbarello (Uil) ha sottolineato come oggi molti accettano un lavoro in nero pur di guadagnare quel minimo per sopravviere: “Cerchiamo di fare formazione per evitare che queste situazioni non accadono; il lavoro manca e si accettano simili pessime condizioni”. Antonio Chirco ha segnalato come il lavoro nero sia molto presente nelle campagne, mentre il rappresentante della Cgil cittadina, Piero Genco, ha affermato che le istituzioni devono essere più decisive che mai, creando determinate condizioni: “Rendere cantierabili le opere già finanziate, puntare sui fondi regionali, nazionali ed europei; alcune opere avviate non hanno dato riscontro occupazionale sul territorio, per questo speriamo che presto partino i lavori del Porto di Marsala e dello Scorrimento Veloce”.

Francesco Torre

A seguire, l’intenso reading dell’attore Francesco Torre, curato da Francesco Vinci, con “Il lavoro si paga” di Isabella Borghese, tratto dall’antologia “Il ricatto del pane. Scritti e poesie sul significato del lavoro” (2013), un libro appartenente dal Fondo Contiliano della Biblioteca comunale. Torre è stato accompagnato dalla chitarra di Gregorio Caimi. Poi il tempo della musica tanto invocata dal pubblico presente, che non ha mancato di regalare applausi ai bravissimi artisti che si sono esibiti. Il folk siciliano di Riccardo Sciacca, un cantastorie di Selinunte che si è presentato con la sua band a donare “Bella Ciao”, brani contro la mafia e pezzi inediti; poi la volta del chitarrista petrosileno Gianfranco Marino, con la sua sentita “Hallelujah” di Jeff Buckley e, tra gli altri, con il groove di “Personal Jesus” di Johnny Cash; a seguire il blues dei Kinisia che con le vibranti corde black di Armando Calabrò hanno riscaldato il freddo portato dal vento del Boeo; per chiudere gli Artemixia Cor con la potente chitarra di Giuseppe Di Giorgi che hanno chiuso la manifestazione con l’energia del rock e dell’hard core proponendo anche brani da loro composti. Il tutto con le luci psichedeliche ed il service curato daPeppe Ombra e dal suo staff. La macchina funziona, non si può che migliorarla.

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