Operazione “The witness”: la Cassazione conferma le condanne per Bonafede, Giappone e Pipitone

redazione

Operazione “The witness”: la Cassazione conferma le condanne per Bonafede, Giappone e Pipitone

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lunedì 09 Aprile 2018 - 06:06

Atto finale del processo “The Witness”, incentrato sulle dinamiche interne alla mafia marsalese. La Corte di Cassazione ha reso definitiva la sentenza con cui, lo scorso 13 novembre, la Corte d’appello di Palermo aveva confermato le condanne inflitte in primo grado dal Tribunale di Marsala a tre dei quattro arrestati nell’operazione antimafia risalente al 9 marzo 2015.

Confermate le condanne: 16 anni all’82enne pastore Antonino Bonafede, storico “uomo d’onore” del clan lilybetano, che secondo la Dda di Palermo aveva ereditato dal figlio Natale (arrestato nell’operazione “Peronospera”) il ruolo di capomafia a Marsala; 12 anni a Vincenzo Giappone (56 anni), anch’egli pastore, considerato il cassiere della “famiglia” e Martino Pipitone (68 anni), un passato da impiegato di banca. Quest’ultimo, era stato assolto dal Tribunale di Marsala dall’accusa di mafia e condannato a due anni per intestazione fittizia di una società ad altra persona “per evitare eventuale confisca da parte dello Stato”. Nell’operazione “The witness” era stato coinvolto anche Sebastiano Angileri, accusato di favoreggiamento, che ha optato per il rito abbreviato così come la moglie Vita Maria Accardi, accusata di intestazione fittizia di beni.

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