Eleonora Lo Curto: “Cabina unica di regia per la gestione dei finanziamenti europei”

Gaspare De Blasi

Eleonora Lo Curto: “Cabina unica di regia per la gestione dei finanziamenti europei”

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martedì 17 Ottobre 2017 - 07:06

Eleonora Lo Curto, più volte eletta nelle istituzioni locali e regionali oltre che al Parlamento Europeo, ritenta la scalata all’Ars.

Onorevole, come è nata la sua candidatura?

“Era da tempo che miei amici e sostenitori di tante battaglie mi chiedevano di scendere in campo in prima persona. La scadenza elettorale regionale è stata occasione di un momento di riflessione. Ho preso la decisione guardando soprattutto il fallimento della deputazione marsalese e della provincia”.

La sua scelta è caduta sulla lista dell’Udc, perché?

“Da sempre nella mia attività politica ho fatto prevalere il pragmatismo. La lista non ha candidati tali da rendere impossibile l’elezione a chi come me non ha pacchetti di voti. E’ una lista aperta al contributo di quanti pensano a Marsala e in provincia che portare una donna all’Ars sia un voto utile. Inoltre la presenza dell’onorevole Mimmo Turano nel listino del presidente Musimeci, lascia una ulteriore posto libero. Io comunque sono convinta di arrivare prima nella lista e mi sto battendo per questo”.

Lei si batte per il cosiddetto voto utile, lo vuole spiegare meglio?

“Sono convinta di essere l’unica marsalese che ha delle concrete possibilità di essere eletta. Gli altri marsalesi sono inseriti in liste dove ci sono 3-4 candidati destinati a superarli come numero di consensi. Faccio un appello alle donne e agli uomini di questa nostra città a dare una voto di libertà a chi ha veramente possibilità di approdare all’Ars”.

Come avrà notato vista anche nelle liste un’assenza diffusa di candidati marsalesi, i consiglieri comunali sostengono quelli di altre realtà.

“I consiglieri comunali, a parte poche eccezioni, dovranno spiegare alle centinaia di cittadini che hanno consentito loro di approdare a Palazzo VII Aprile, perché sostengono candidati di altre città. E’ un’offesa verso i loro elettori che mi auguro se ne ricorderanno quando andranno alle urne. Mi chiedo cosa c’è dietro a queste scelte”.

Lei invece come si sta attrezzando per al campagna elettorale negli altri centri della provincia?

“Per la politica che ho fatto in questi anni e per l’attività che ho svolto nelle varie sedi elettive, ho creato tutta una serie di rapporti con sostenitori ed amici in tutte le realtà provinciali. Ho già cominciato a girare ed incontrare cittadini di tutti i comuni a cui sto spiegando il mio programma, una volta eletta”

Spieghiamolo anche ai nostri elettori. Di cosa si occuperà se dovesse approdare a Palazzo dei Normanni?

“Ho già predisposto alcuni disegni di legge. Uno riguarda i trasporti e in modo particolare la rete degli aeroporti siciliani che naturalmente vede coinvolto quello di Trapani-Birgi. Io credo che bisogna ricondurli sotto una unico consiglio d’amministrazione. Il risparmio economico sarebbe notevole. Poi occorre affidarsi a veri esperti del settore. Per incentivare il turismo su Trapani e Comiso ci vuole un aumento considerevole dei voli low cost. Incremento del turismo quindi, ma interventi anche nel settore dell’istituzione scolastica, della formazione e della cultura”.

Lei durante l’inaugurazione del suo comitato elettorale ha denunciato che la regione ha perso milioni di euro di finanziamenti.

“Per la precisione 116 milioni di nostri soldi che sono andati in fumo per colpa dell’incapacità di chi ci ha governato. Io propongo una cabina unica di regia che si occupi dei finanziamenti europei e della gestione burocratica. Ho parlato con diversi operatori economici di tutti i settori ed in particolare di quello agricolo: mi chiedono certezza delle iniziative riguardo ai tempi di realizzazione. Credo che sia inevitabile anche occuparsi del Piano Paesaggistico. La deputazione regionale della nostra provincia ha ignorato il problema per anni. Ha lasciato la scelta ai burocratici che hanno approntato un provvedimento che ha finito per penalizzare i progetti d’investimento in itinere e quelli che si potevano, nel rispetto delle norme e dell’ambiente, realizzare”.

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