Il catanese Domenico Cubeda si aggiudica per la quarta volta di fila la 60° Salita dei Monti Iblei

redazione

Il catanese Domenico Cubeda si aggiudica per la quarta volta di fila la 60° Salita dei Monti Iblei

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lunedì 28 Agosto 2017 - 10:30

Il catanese Domenico Cubeda, per la prima volta in Sicilia sulla “poderosa” Osella FA 30 Zytek, gestita dalla Paco74 Corse per la parte telaistica e da Roberto Armaroli per quanto concerne invece il motore, si è aggiudicato a suon di record, per la quarta volta consecutiva, la 60a Salita dei Monti Iblei, ospite a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano.
Il portacolori della Cubeda Corse, che ha riposto in questo modo in archivio la terza vittoria stagionale dopo i precedenti allori di Popoli (PE) e Cellara (CS), ha concluso la sua prestazione con il tempo complessivo, sulle due gare disputate, di 4’58”55, regolando al traguardo i marsalesi Vincenzo e Francesco Conticelli, a completare un podio tutto Osella. I due alfieri della scuderia Ionia Corse Giarre, rispettivamente su Osella PA 30 Zytek e Osella PA2000 Honda, hanno profuso il massimo impegno sui 5,500 km del tracciato, ma ciò non è bastato nonostante le regolazioni apportate tra le due salite cronometrate alle loro biposto. Vincenzo Conticelli ha concluso la sua prestazione in 5’08”10, a 9”55 dal vincitore, mentre Francesco Conticelli ha siglato un parziale totale di 5’08”93, a 10”38 dalla vetta.
Domenico Cubeda, unico vincitore assoluto a Chiaramonte Gulfi dal 2014 ad oggi, ha stabilito il nuovo record del tracciato al culmine di Gara 1, incastonando il nuovo limite nel tempo di 2’28”28. Record, oltretutto, che già apparteneva al catanese dallo scorso anno, quando in Gara 2 la Osella PA 2000 Honda ora “pensionata” fermò i cronometri allora in 2’29”30.
“Mi sento particolarmente orgoglioso – ha svelato Domenico Cubeda nel parco chiuso ricavato nella splendida cornice di piazza Duomo – per aver battuto il mio stesso limite e per aver iscritto per la quarta volta consecutiva il mio nome nell’albo d’oro della Monti Iblei, una “classica” che sento ‘mia’. Ho cercato il limite già in Gara 1, ho capito in anticipo che il nastro d’asfalto non consentiva, oggi, ulteriori miglioramenti in termini cronometrici. E’ andata bene, poi ho preferito amministrare il vantaggio in Gara 2. Sono felice perché abbiamo dimostrato di aver lavorato bene sulla nostra monoposto in questo mese di agosto, particolarmente intenso. Adesso guardo con fiducia ai prossimi appuntamenti qui in Sicilia… (la Monte Erice e la Coppa Nissena, entrambe valevoli per il Civm 2017, in programma a settembre, ndr.).
Quarta piazza assoluta per il comisano Samuele Cassibba, apparso nel weekend particolarmente reattivo con la sua Tatuus F. Master Honda della Catania Corse, monoposto sulla quale non salive da nove mesi. Cassibba jr. ha chiuso la sua prestazione in crescendo con il tempo di 5’18”99, a 20”44 da Cubeda. Assolutamente brillante la quinta posizione assoluta riposta in bacheca da Mark Micallef, su Radical Prosport Suzuki Turbo schierata dalla maltese One Racing Team, per il terzo anno consecutivo risultato il migliore della corposa “pattuglia” di piloti di Malta presenti anche quest’anno alla Monti Iblei.
Bene anche il “veterano” Gianni Cassibba, abile a portarsi in sesta posizione assoluta al volante della Osella PA 20S Bmw della Catania Corse, precedendo i veloci catanesi Matteo D’Urso (Radical SR4 Suzuki, Catania Corse) e Orazio Maccarrone (Formula Gloria C7P Suzuki, per Giarre Corse), rispettivamente attestati in settima ed ottava piazza. A completare la “top ten” l’alcamese Dino Blunda (Speads RM08 Suzuki, Festina Lente Monreale) ed il marsalese Giuseppe Buscaino (Osella PA 21S Honda).

Nella 60a Coppa Monti Iblei Autostoriche, affermazione come da copione per il preparatore palermitano (nato a Marineo) Ciro Barbaccia, con la Stenger ES861 Bmw, autore del miglior riscontro cronometrico con il tempo complessivo di 6’03”49, alla media di 108,9 km/h e del primato colto nel 4° Raggruppamento, per i colori della palermitana Aspas. Nella graduatoria virtuale, alle spalle di Barbaccia, si sono piazzati il messinese (palermitano d’adozione) Manlio Munafò, con la Lucchini SN89 Alfa Romeo dell’Aspas, il comisano Franco Corallo, vincitore nel 3° Raggruppamento con l’ammirata Alfa Romeo Giulia Gta della Catania Corse e l’altro peloritano Salvatore Caristi, quarto con la Fiat 128 Giannini del Team Automobilistico Phoenix Santa Teresa di Riva (ME). Successo, nel 1° Raggruppamento, per il catanese Salvatore Spinelli (Alfa Romeo Giulietta SZT, Aspas), mentre il trapanese di Custonaci Alberto Santoro ha infine trionfato nel 2° Raggruppamento, al volante dell’altrettanto affascinante Alfa Romeo Giulia 1750 GTAM.
Per quanto concerne gli altri gruppi di riferimento, affermazioni per i citati Cubeda (in E2SS, Prototipi con telaio monoposto) e Vincenzo Conticelli (in E2SC, Prototipi biposto), per il vittoriese Giovanni Nicastro (nel gruppo CN, su Osella PA 21S Honda, per il siracusano Ignazio Cannavò (nel gruppo GT al volante della possente Lamborghini Gallardo GT3, per la One Racing Team), per il maltese Noel Galea (in E2SH Silhouette, su Ford Escort MK2), per il catanese (di Trecastagni) Angelo Roberto Faro (in E1 Italia, su Fiat Uno Turbo i.e., per la Catania Corse), quindi per l’altro pilota etneo Angelo Guzzetta (brillante protagonista vincente nel gruppo A, con la Peugeot 106 Gti 16v della Cst Sport Gioiosa Marea ME).
Ed ancora, successi in archivio per l’ex sindaco di Chiaramonte Gulfi Giuseppe Nicastro (nel gruppo Produzione Evo, ex E1A, su Lancia Delta Integrale), per il giarrese Antonio Fichera (in gruppo N, su Citroen Saxo Vts, iscritta dalla Ionia Corse Giarre), per il vittoriese Giovanni Cilia (tra le Racing Start Plus, con la Renault Clio Cup), per il catanese Massimo Cimbali (tra le Racing Start, su Abarth 500), infine per il chiaramontano Orazio Sgarlata (nella Produzione di serie, ex E1N, su Renault 5 Gt Turbo).
La palma di miglior pilota di Chiaramonte Gulfi in assoluto è stata attribuita all’imprenditore trapiantato da anni in Brianza (ma siciliano “doc”) Giuseppe Presti, alla fine classificatosi ottimo 13° assoluto nell’abitacolo della sua Lucchini SN98 Bmw 2.5 c.c.
Nella speciale graduatoria riservata alle scuderie affermazione di forza per la Catania Corse tra le auto Moderne (alle spalle dello ‘storico’ sodalizio etneo si sono classificate la One Racing Team Malta e la Cubeda Corse. Tra le Storiche, invece, gradino più alto del podio, sempre tra le scuderie, per l’Aspas Palermo, seguita dalla scuderia Etna e dalla Festina Lente Monreale (PA). Sono complessivamente 157 i piloti classificati al culmine della Monti Iblei (123 vetture Moderne e 34 Storiche), sui 199 partiti.
La Salita dei Monti Iblei, Riserva ufficiale per il Civm (il Campionato italiano velocità montagna 2017), era valida per il Tivm Sud, il Trofeo italiano velocità montagna, per il Campionato siciliano Velocità in salita AciSport 2017, per lo Challenge AssoMinicar Salita, nonché per il Campionato siciliano Salita Autostoriche, tutti campionati su egida AciSport.
A promuovere la 60a Salita dei Monti Iblei e la 60a Coppa Monti Iblei Autostoriche sono il Team Palikè Palermo, la locale associazione Pro Monti Iblei nonché il Comune di Chiaramonte Gulfi, il cui neo sindaco, on. Sebastiano Gurrieri, ha concesso il patrocinio alla gara. Rilevante, altresì, l’appoggio dell’ex Provincia regionale di Ragusa, ora Libero consorzio comunale e del Distretto turistico degli Iblei.

La classifica: 1) Domenico Cubeda (Osella FA 30 Zytek), in 4’58”55 2) Vincenzo Conticelli (Osella PA 30 Zytek), a 9”55 3) Francesco Conticelli (Osella PA2000 Honda), a 10”38 4) Samuele Cassibba (Tatuus F. Master Honda), a 20”44 5) Mark Micallef (Radical Prosport Suzuki Turbo), a 25”85 6) Gianni Cassibba (su Osella PA20S Bmw), a 29”86 7) Matteo D’Urso (Radical SR4 Suzuki), a 33”95 8) Orazio Maccarrone (su Formula Gloria C7P Suzuki), a 36”95 9) Dino Blunda (Speads RM08 Suzuki), a 39”27 10) Giuseppe Buscaino (Osella PA21S Honda), a 40”55 11) James Dunford (con la Radical PR6 Suzuki), a 49”11 12) Salvatore Reina (Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), a 53”57 13) Giuseppe Presti (Lucchini SN98 Bmw), a 54”13 14) Giovanni Nicastro (Osella PA 21S Honda), a 55”00 15) Santo Ferraro (Osella PA 20S Bmw), a 57”17 16) Rino Giancani (Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), a 58”77 17) Giuseppe Di Marco (Osella PA 27S Bmw), a 59”58 18) Agostino Bonforte (con la Formula Gloria C8P Suzuki), a 1’01”60 19) Giuseppe Spadaro (Radical SR4 Suzuki), a 1’03”32 20) Ignazio Cannavò (Lamborghini Gallardo GT3), a 1’04”16.

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