Il prefetto Giuseppe Priolo lascia Trapani: “Massimo impegno su accoglienza e lotta alla criminalità”

redazione

Il prefetto Giuseppe Priolo lascia Trapani: “Massimo impegno su accoglienza e lotta alla criminalità”

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martedì 25 Luglio 2017 - 13:38

Il prossimo 7 agosto, a poco meno di un anno dal suo insediamento, il prefetto Giuseppe Priolo lascerà il proprio incarico a Trapani per andare in pensione.

Ad annunciarlo con una lettera inviata agli amministratori del territorio è stato lo stesso Priolo:

In questo momento peculiare per me, sia sotto il profilo professionale che personale, desidero rivolgere un sentito, quanto doveroso saluto innanzitutto a voi, che rappresentate la prima articolazione dello Stato sul territorio. La mia permanenza in questa provincia, seppur relativamente breve, mi consente oggi di affermare concretamente l’importanza ed il valore aggiunto di quei principi di responsabilità ed impegno comuni, che avevo auspicato nel primo incontro. L’esperienza di questi mesi, gli obiettivi perseguiti ed i risultati raggiunti mi hanno permesso, e di ciò vi sono grato, di sentirmi parte integrante di questo ambito territoriale, sia dal punto di vista istituzionale, che umano. Il rapporto con voi, orientato univocamente al perseguimento dell’interesse pubblico, è stato sempre improntato a principi di lealtà, correttezza e spirito collaborativo, anche quando il ruolo ha imposto scelte difficili, non necessariamente condivise, ma comunque volte esclusivamente alla tutela dei cittadini”.

Come il suo predecessore Leopoldo Falco, gran parte delle energie e del tempo Giuseppe Priolo li ha dedicati alla gestione dell’accoglienza dei migranti.

“L’esperienza professionale di quest’anno trascorso a Trapani, è stata intensa e di grande impegno, anche per la delicatezza e la complessità delle problematiche affrontate. Particolare attenzione è stata, prioritariamente, rivolta alla gestione dei flussi migratori, settore nel quale non ho esitato a definire, in ogni sede, Trapani e la sua provincia “campione” di accoglienza”.

Inevitabile poi il riferimento alle attenzioni dedicate alla lotta contro la criminalità organizzata, in un anno che ha visto anche lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Castelvetrano:

“Analogo impegno è stato profuso per garantire la tutela della sicurezza pubblica e l’efficace contrasto alle consorterie mafiose, unitamente alle forze di polizia ed alla magistratura, che ringrazio di cuore per la vicinanza e l’attenzione, oltre che per l’efficacia straordinaria della loro azione. Insieme, abbiamo cercato di favorire lo sviluppo di concrete strategie di intervento interistituzionali per promuovere l’affermazione della legalità, per far crescere una coscienza collettiva che, libera dalla nefasta influenza di interessi criminali, possa diventare un baluardo decisivo contro qualsivoglia forma di pressione e condizionamento. In tale ambito, l’esperienza dei Comitati per l’Ordine e la Sicurezza, “itineranti” sul territorio, è servita, a mio parere, non solo a far sentire ai cittadini la presenza effettiva, la vicinanza e l’attenzione delle istituzioni alle specifiche istanze territoriali, ma ha contribuito anche alla effettiva risoluzione di problematiche di più ampia portata, grazie alle sinergiche azioni promosse dai diversi livelli istituzionali”. 

Infine, Priolo si congeda con un augurio a questa terra in cui ha vissuto la parte finale della propria carriera professionale: “Quale uomo del Sud, che ben conosce le risorse ed il calore della meridionalità, non posso che portare con me le bellezze di questa terra e la genuina cordialità dei siciliani, ai quali per vostro tramite rivolgo il sentito auspicio acchè possano, con tenace e coerente impegno, procedere verso più elevati livelli di sviluppo sociale ed economico per realizzare le condizioni di benessere che meritano, affrancandosi alfine da qualunque forma di “limitazione” palese o occulta che sia”.

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