Nuove ipotesi di corruzione sull’asse Morace-Fazio. Spuntano fatture intestate a Liberty Lines per immobili del deputato regionale

redazione

Nuove ipotesi di corruzione sull’asse Morace-Fazio. Spuntano fatture intestate a Liberty Lines per immobili del deputato regionale

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giovedì 01 Giugno 2017 - 16:19

Com’era stato evidenziato ieri, nella nota dei carabinieri di Trapani in cui si dava notizia dell’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Ettore Morace e Girolamo Fazio, la posizione dell’armatore e del deputato regionale si starebbe ulteriormente complicando, alla luce di nuovi elementi indiziari emersi a loro carico. Sotto accusa, adesso, la ristrutturazione dell’abitazione e di un bed and breakfast di proprietà dell’ex sindaco, oltre che della casa della suocera. Durante la perquisizione a casa di Fazio dello scorso 19 maggio, i carabinieri del Comando provinciale diretto dal colonnello Stefano Russo hanno trovato alcune fatture riguardanti lavori edili, rilasciate da imprese e artigiani alla Liberty Lines (di cui è titolare Morace) per immobili di proprietà del deputato regionale e della suocera. Le imprese che hanno effettuato i lavori hanno riferito di aver avuto indicazione di emettere le proprie fatture come se gli interventi fossero stati effettuati per conto della Liberty Lines. Secondo il procuratore aggiunto Cartosio e il sostituto Belvisi, si tratterebbe di “prebende assicurate all’onorevole” per farsi portavoce delle esigenze di Morace presso le istituzioni regionali. Si profilerebbe in questo caso un’ipotesi di corruzione per una somma pari a 105 mila euro.

Le fatture riguardanti tali lavori non sono state menzionate nel corso dell’interrogatorio a cui Fazio è stato sottoposto dopo la prima ordinanza di custodia cautelare. Solo in un secondo momento, il 30 maggio, Fazio ha scritto una memoria in cui fa sapere di aver incassato 150 mila euro da Morace come “premio” per aver indotto la compagnia Ustica Lines ad agire in giudizio in modo che la Regione versasse gli interessi dovuti per il ritardo nei pagamenti. Secondo il giudice “spingendo Vittorio Morace ad intentare una causa contro la Regione, il deputato ha operato da fedele servitore dell’imprenditore piuttosto che delle istituzioni, ciò che appunto gli viene rimproverato”.

Tutto ciò, naturalmente, aggrava in cui figurano già altre circostanze oggetto di attenzione da parte della magistratura, come le assunzioni di persone segnalate da Fazio alla Ustica Lines (poi Liberty Lines), l’uso di una Mercedes, 10 mila euro per la campagna elettorale, i biglietti per lo stadio e per le navi per le isole minori.

Molto dure le parole riservate dal giudice Caterina Brignone nei confronti di Fazio, che si è dimesso dalla Commissione ambiente dell’Ars ma non dalla carica di deputato regionale, che comunque dovrebbe ugualmente lasciare a breve per effetto della legge Severino. Una carica, sottolinea la Brignone, della quale Fazio “ha fatto mercimonio e che potrebbe continuare a strumentalizzare per fini diversi dal perseguimento del pubblico interesse”.

L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata applicata anche nei confronti dell’ex presidente del Cga Raffaele De Lipsis, il cui nome era venuto fuori nei giorni scorsi a proposito del tentativo di Fazio di intercedere con il nuovo presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa per conto di Morace.

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