Street Art Wine Fest, la Florio si “veste” di arte e colori
Le storiche Cantine Florio, con la maestosità e bellezza inebriante delle navate ricche di botti e tradizioni, non solo hanno ospitato, lo scorso fine settimana, la manifestazione Street Art Wine Fest – curata da Elisabetta Bacchin e Gianna Panicola – ma hanno proprio trasformato il proprio arredo esterno in un vero e proprio tripudio di colori, abbracciando lo stile della Street Art, dell’”urban culture”, donando agli street artist le proprie strutture. I visitatori durante la tre giorni – e quelli che verranno – hanno vissuto questo nuovo linguaggio contemporaneo, così come l’ha definito il critico d’arte Massimiliano Sabbion. Un linguaggio, un mezzo di comunicazione, che negli ultimi anni ha avuto un vero e proprio boom nonostante la sua “nascita” risalga a circa 30 anni fa, benché scritte e simboli hanno da sempre “rivestito” i muri di tantissime città nel mondo.
Libertà d’espressione, pacifismo, antiproibizionismo, libertà sessuale, sono i segni distintivi da cui nasce la Street Art e che di recente è stata accolta a Marsala e prima ancora nella vicina Petrosino, dove un apposito bando rivolto ad artisti internazionali ha riscosso un successo principalmente di critica. Alle Cantine Florio, lo Street Art Wine Fest si è svolto nel segno di tre parole “Vite, Vino, Vita”, simboli più di nicchia rispetto al concetto ampio di “arte da strada” ma che sono espressione del nostro territorio. Realtà peraltro non lontana, come hanno raccontato gli autori Marco Mondino, Mauro Filippi e Luisa Tuttolomondo in “Street art in Sicilia. Guida ai luoghi e alle opere”, curato da Alessandro Reina ed edito da Dario Flaccovio. I sei artisti che hanno realizzato le suggestive opere – il feto di un neonato sopra una città, una bimba che soffia farfalle, un muro tridimensionale, due operai al lavoro in cantina, ecc. – sono Alessio B, Alessandra Carloni, Krayon, Zero Mentale, Ale Senso e Ciro Palumbo, ognuno con una ricca esperienza sui “muri” d’Italia e famosi per le particolari invenzioni segno della loro cifra stilistica.
Ad essi si sono uniti gli studenti del Liceo Artistico “Michelangelo Buonarroti” di Trapani e i ragazzi del Centro di Riabilitazione CSR AIAS di Marsala, che hanno proposto dei lavori e che hanno partecipato ai laboratori didattici con Sabbion. Street Art Wine Fest avrà un seguito, ci auguriamo, per urbanizzare l’arte e farla diventare tutt’uno con la Città. Perché è di questo che, un territorio votato al turismo, deve vivere.