Strage di Capaci, Marsala e Petrosino ricordano Falcone e la sua scorta: “No alla mafia”

redazione

Strage di Capaci, Marsala e Petrosino ricordano Falcone e la sua scorta: “No alla mafia”

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martedì 23 Maggio 2017 - 17:29

Strage di Capaci gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, avvenuta il 23 maqgio 1992, in diverse iniziative. In Piazza della Repubblica, letture e canti da parte delle scuole marsalesi e delle associazioni del territorio. In apertura i saluti delle Autorità. L’assessore Clara Ruggieri dà il via ai messaggi istituzionali.

“25 anni fa non c’eravate – dice agli studenti il sindaco Alberto Di Girolamo – ed io ricordo quella giornata. Tornavo dall’ospedale ed ho appreso la notizia dalla radio. Oggi qui dimostriamo che dobbiamo fare qualcosa per la mafia che toglie vita e respiro”. Dopo il primo cittadino ha ricordato anche altri atti terroristici come la strage di Manchester al concerto dell’artista Ariana Grande, che ha provocato 22 morti e 50 feriti. Il presidente del Tribunale lilybetano, Alessandra Camassa ha detto ai ragazzi di quando conobbe Giovanni Falcone a Trapani: “Era un uomo dal senso estremo del dovere e dello Stato. Ma lo Stato non ha sempre camminato accanto a Falcone. Tutti seguendo il suo esempio potete e possiamo dare una forte testimonianza anche senza fare il magistrato. C’è lo Stato corrotto, ci sono i politici corrotti e noi dobbiamo combatterli”.

corteo della legalità

                                                      Corteo della legalità a Petrosino

Il procuratore della Repubblica di Marsala Vincenzo Pantaleo ricorda il cambiamento da allora ad oggi: “Il nostro impegno è per fare meglio per ricordarci di Falcone e di tutti coloro che sono morti per combattere la mafia, morti per aver fatto il loro dovere. Dall’atto di scoramento di Caponnetto “è tutto finito” siamo passati alla consapevolezza della vulnerabilità della mafia”. Il Presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano, ha lanciato un forte messaggio ricordando anche gli uomini della scorta uccisi nelle stragi di Capaci e via D’Amelio: “Bisogna affermare la cultura della Costituzione così come volevano Falcone e Borsellino. La mafia va combattuta perché limita le libertà di agire. Ricordare non basta, ci vuole impegno nello studio, nel lavoro per non piegarsi e denunciare il pizzo”. Il Presidente della sezione marsalese dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giulia D’Alessandro, invita gli studenti a studiare la storia per non ripetere certi comportamenti: “Un simbolo è anche un bersaglio, facciamo che diventiamo tutti simboli per non essere più un bersaglio”.

A Petrosino invece sempre con gli studenti ha ricordato Giovanni Falcone e i suoi uomini. “Tra le cose più belle in questi miei anni da sindaco ci sono loro, i bambini di Petrosino. La cosa più preziosa che abbiamo nella nostra terra. E mi commuovono ogni volta sentirli gridare, sfilare, cantare in corteo per la legalità. E’ una giornata di festa per ricordare le vite di tutti quegli uomini e quelle donne ammazzati per mano mafiosa”, ha fatto sapere il sindaco Gaspare Giacalone, citando anche Paolo Borsellino.

Il Preside della “G. Nosengo” che ha ospitato l’iniziativa, Giuseppe Inglese, ricorda come la scuola abbia avviato percorsi formativi sul tema della legalità, a cui hanno fatto seguito gli interventi del giudice lilybetano Caterina Greco: “Oggi ricordiamo chi è morto per un ideale, per un valore, per un sogno. Voi ragazzi avete il diritto e il dovere morale di sognare una Sicilia libera dalla mafia, dicendo no alla mentalità mafiosa, no a tutto quello che va contro l’onestà e contro la legge. No alle prepotenze di ogni genere”. Presenti alla manifestazione anche Salvatore Petitto dell’associazione antiracket e antimafia di Marsala “La verità Vive”, la psicologa Maria De Vita del Consorzio Solidalia, il maresciallo Summa dei Carabinieri di Petrosino, Giuseppe Pace, comandante della locale Polizia Municipale, il segretario Generale Andrea Giacalone e la Giunta Giacalone.

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