Mobilità sostenibile: Marsala, Petrosino, Alcamo e Calatafimi presentano un progetto comune al Ministero

redazione

Mobilità sostenibile: Marsala, Petrosino, Alcamo e Calatafimi presentano un progetto comune al Ministero

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 13:50

I tragitti che collegano i cittadini al proprio posto di lavoro o alle scuole in cui accompagnano i figli si trasformano spesso in percorsi ad alto coefficiente di difficoltà, con tempi di percorrenza sempre più lunghi. Consapevoli di ciò le amministrazione di Alcamo, Calatafimi-Segesta, Petrosino e Marsala hanno deciso di unire le forze e di presentare un elenco di interventi mirati sul fronte della “mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”, il programma sperimentale promosso dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Il progetto della coalizione comunale – un bacino territoriale di oltre 100 mila residenti – si chiama “Muoviti Bene che ti Premio” ed è stato inviato a Roma, alla Direzione Generale per il Clima e l’Energia, per concorrere al finanziamento che prevede uno stanziamento nazionale di 35 milioni. Il programma ambientale comune (di cui Marsala è capofila) intende sostenere un miglioramento qualitativo e culturale dell’uso dei mezzi privati per muoversi in città, incentivando scelte di mobilità alternative per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. Sensibilizzare gli automobilisti a lasciare parcheggiato il veicolo, favorendo così l’uso di mezzi pubblici elettrici, comporterà altresì migliori servizi per i cittadini, sia utilizzando tecnologie informatiche che puntando su campagne di informazione ed educazione alla mobilità sostenibile. L’investimento complessivo del progetto in partenariato è di oltre 1 milione e 600 mila euro. Un milione sarà finanziato dal Ministero; il resto sarà a carico dei Comuni partecipanti attraverso opere/servizi già programmati ed attinenti al contenuto del progetto stesso.

Marsala

Riguardo a “Muoviti Bene che ti Premio “, il Comune di Marsala ha presentato quattro progetti. Piedibus: previsto dal Piano urbano di mobilità sostenibile, ruota intorno alla realizzazione di una rete di almeno quattro “percorsi sicuri” casa-scuola per l’accesso pedonale ai due plessi scolastici del “Pascoli” e “Garibaldi”. Sul punto, intensa è stata l’attività propedeutica dell’assessore Annamaria Angileri per coinvolgere e rendere partecipe l’Istituto Comprensivo di riferimento.

Percorsi protetti e zone 30: è la messa in sicurezza dei suddetti percorsi, con invito a moderare la velocità veicolare nelle aree interessate.

Autobus elettrici: saranno due, impiegati nel centro storico su altrettanti percorsi di linea, che connetteranno i principali punti di interesse, i parcheggi cittadini e importanti plessi scolastici, con conseguente ampliamento della Ztl.

Paline di Segnalazione: collegate al sistema GPS degli autobus urbani ed extra urbani, consentiranno la fermata dinamica dei mezzi.

Nell’atto deliberativo proposto dall’assessore Rino Passalacqua – che ha seguito le varie fasi procedurali che hanno portato alla stesura del progetto – il capofila Comune di Marsala ha allegato le schede tecniche, la stima dei benefici ambientali e gli impegni di compartecipazione residuali di ciascun partner a finanziamento ministeriale concesso.

Come ricorda il sindaco Alberto Di Girolamo, l’amministrazione in carica ha già portato avanti altre iniziative sul fronte della mobilità urbana: l’attivazione della Circolare bus gratuita, l’apertura del parcheggio adiacente la Stazione ferroviaria, l’imminente installazione di nuovi parcometri e paline di segnalazione rientrano in tale contesto. “Sono scelte di tutela ambientale – contro ogni inquinamento e con agevolazioni per l’uso dei servizi pubblici – in cui intendiamo proseguire per migliorare la qualità della vita dei cittadini”, afferma Di Girolamo

Petrosino

Il Comune guidato da Gaspare Giacalone punta invece sullo sviluppo sostenibile, potenziando l’uso dell’energia rinnovabile. “Abbiamo sottoscritto questo accordo di Programma – ha sostenuto il sindaco Gaspare Giacalone – per avere la possibilità di ricevere la quota di finanziamento di cento mila euro che verranno utilizzati per modernizzare la comunicazione per i cittadini che utilizzano i trasporti interurbani. In sostanza, verranno installati dei pannelli Led informativi nelle fermate degli autobus, che aggiorneranno in tempo reale i passeggeri sugli orari di arrivo e partenza degli autobus. Inoltre, contiamo di acquistare nuovi mezzi elettrici, tra cui cinque scooter. Questa azione di mobilità sostenibile è in linea con il percorso iniziato già qualche anno fa a Petrosino che si è concretizzato nella conversione a led dell’illuminazione nelle strade e all’interno dello Stadio Comunale, nella riorganizzazione della situazione energetica all’interno delle scuole di Petrosino e nell’utilizzo di un mezzo elettrico per gli spostamenti all’interno del Cimitero Urbano”.

Alcamo

Per quanto riguarda le progettualità relative al Comune guidato da Domenico Surdi, come spiegano in una dichiarazione congiunta l’assessore alla viabilità Fabio Butera e il titolare della delega all’ambiente, Roberto Russo, l’amministrazione punta all’acquisto di un nuovo autobus elettrico, di due punti di ricarica ad alto voltaggio da posizionare in punti strategici del percorso delle navette urbane, dieci paline di fermata autobus (segnaletica) con informazione dinamica dei tempi di attesa e collegamento a GPS delle vetture. Inoltre – continuano gli assessori – è stato richiesto il finanziamento per creare “Zone 30” a velocità limitata in prossimità di 15 scuole cittadine. Gli interventi sul territorio alcamese ammontano a circa 550.000 euro. I progetti sono cofinanziati dal Ministero con una percentuale non superiore al 60% del totale dei costi ammissibili, IVA inclusa”.

“L’obiettivo complessivo – afferma il sindaco di Alcamo Domenico Surdi – è quello di realizzare un progetto unitario per la mobilità sostenibile, per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro per incentivare scelte di mobilità alternative all’automobile privata, favorendo l’uso di mezzi pubblici elettrici, migliorando i servizi ai cittadini, attraverso l’uso di tecnologie informatiche, decongestionando i centri cittadini e, facendo leva su iniziative ad elevato impatto comunicativo per promuovere l’educazione diffusa alla mobilità sostenibile, bisogna modificare la percezione culturale dell’uso dei mezzi privati per gli spostamenti quotidiani di breve e medio raggio dei pendolari e non solo”.

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