E’ sulla “sindrome di Takotsubo” – cardiopatia ischemica scatenata da un problema depressivo o ansioso – lo studio condotto dal ricercatore trapanese Nicolò Renda, che in questi giorni si trova all’università di Zurigo per esporre il suo lavoro di ricerca presso la prestigiosa università svizzera.
“La sindrome di Takotsubo – spiega Renda- fu descritta per la prima volta in Giappone nel 1991. La sua caratteristica è la transitoria modificazione balloniforme dell’apice ventricolare sinistro, che assume la forma di un cestello (tsubo) usato dai pescatori giapponesi per la pesca del polpo (tako). L’università di Zurigo – ha continuato-, con la quale ho l’onore di collaborare, è il più importante centro di ricerca al mondo su tale sindrome”.
Nicolò Renda, giovane medico di origini trapanesi (classe 1980) laureato in medicina, chirurgia, tra un mese conseguirà la specializzazione in psichiatria. Ha lavorato per anni nei reparti di cardiologia degli ospedali siciliani maturando particolare interesse scientifico sulla correlazione fra le malattie cardiovascolari, i disturbi depressivi e i disturbi di panico . Nel 2012, edito da Alpes Italia, ha pubblico il libro “Il disturbo di panico”, scritto assieme alla collega prof.ssa Donatella Marazziti, psicofarmacologa e psichiatra di fama mondiale. Attualmente coordina, per l’Italia, uno studio di ricerca sulla correlazione fra i disturbi depressivi d’ansia e le malattie cardiovascolari. Su tali patologie ha svolto numerosi studi che sono stati pubblicati su ricerche scientifiche internazionali.
Collabora con diversi Istituti americani, tra i quali l’Università dello Stato dell’Iowa, dove insegna il professor Jess Fiedorowicz, uno dei massimi esperti mondiali di psichiatria, e l’Università della California – Los Angeles, l’ateneo pubblico e di ricerca statunitense tra i più importanti e prestigiosi al mondo.