A Castellammare diverse iniziative per la giornata dedicata alle vittime degli sbarchi. Il presidente Mattarella scrive alla giunta

redazione

A Castellammare diverse iniziative per la giornata dedicata alle vittime degli sbarchi. Il presidente Mattarella scrive alla giunta

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sabato 01 Ottobre 2016 - 13:40

L’amministrazione comunale di Castellammare si prepara a celebrare la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”. In programma, laboratori e testimonianze nelle scuole e, nel  campo comune del cimitero in memoria di tutti gli immigrati vittime di naufragi, momento conclusivo del cammino di “Effatà” a cura dell’associazione Nottedoro. «L’abbraccio ai nostri fratelli vittime di naufragi lo abbiamo dato per la prima volta nel campo comune dove abbiamo sepolto oltre trenta dei morti dei naufragi di Lampedusa e nel canale di Sicilia, il 3 e 12 ottobre 2013. Dopo abbiamo continuato ad abbracciarne altri – affermano il sindaco Nicolò Coppola ed i suo vice ed assessore alla Cultura, Salvo Bologna -. La lapide marmorea posta nel campo comune il 1 novembre 2014, alla presenza del nostro illustre concittadino Sergio Mattarella, due mesi dopo Presidente della Repubblica (la foto in apertura fa proprio riferimento a quella giornata ndr) vuole essere un esempio di solidarietà e fratellanza della città, che accoglie con affetto i nostri fratelli morti, così come i vivi. Per le celebrazioni del 3 ottobre, il nostro Presidente della Repubblica ci ha fatto pervenire un telegramma con un incoraggiamento, riportiamo le testuali parole di Sergio Mattarella, “a proseguire sulla strada della solidarietà e della ricerca di soluzioni razionali e coordinate agli enormi problemi messi in luce dalle migrazioni”».

Dopo il laboratorio di disegno e scrittura all’istituto comprensivo Pitrè e la testimonianza di un ospite dello Sprar di Castellammare del Golfo, alle ore 11,30 al cimitero comunale, è prevista  la consegna alle autorità del materiale realizzato nel laboratorio scolastico e raccolto nelle 4 tappe del progetto “Effatà”, il racconto del cantastorie Yousif Latif Jaralla, alcune letture a cura del circolo Metropolis e la deposizione del “Bocciolo”, opera dell’artista Giuseppe Agnello, nel campo dedicato alla memoria di tutti gli immigrati vittime di naufragi.

Nel pomeriggio, alle ore 18, al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno – “Raccontare Lampedusa” a cura del circolo Metropolis. Una scrittrice (Evelina Santangelo), un medico (Linda Pasta) e un volontario (Leonardo Antonio Mesa Suero) si confrontano sull’emergenza dei migranti e sull’isola che li accoglie. Introdurranno l’iniziativa Gabriella Filippazzo e Paolo Arena. Effatà,  “apriti” in aramaico, è un progetto iniziato nelle scorse settimane e articolato in quattro tappe, l’ultima proprio al cimitero di Castellammare del Golfo. Protagonisti tre richiedenti asilo con storie emblematiche di migrazione alle spalle e tre personaggi pubblici (Luigi Lo Cascio, Roy Paci, Roberto Lipari e Leoluca Orlando) in cammino fra Sprar, centri d’accoglienza e luoghi di sbarco della Sicilia, per condividere storie passate e presenti, emozioni e pensieri. Ogni tappa viene filmata e darà vita a un documentario diretto da Antonio Macaluso e Martino Lo Cascio (ideatore di Effatà).

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