Cinema sotto le stelle, feste di quartiere, qualche spettacolo teatrale, gli incontri con l’autore, alcuni eventi (Festival del Tramonto, MarSale, Fab Fest) e qualche serata musicale (tra cui spiccano quelle con l’Orchestra Sinfonica Siciliana).
Questo è quanto l’amministrazione comunale è riuscita ad offrire alla città per il calendario degli appuntamenti estivi. Nessun concerto di rilievo, nessun evento capace di richiamare turisti o cittadini dei Comuni vicini. Quella che è ufficialmente partita ieri (almeno a dar retta al volantino distribuito in conferenza stampa) è evidentemente una programmazione improvvisata, che non riesce a includere nemmeno gli spettacoli degli artisti marsalesi che si sono distinti per le loro performance in giro per l’Italia (da Alessio Piazza a Francesco Stella, passando per Luana Rondinelli, Claudia Gusmano, Fiorella Bonifacio, Fabrizio Lombardo, Francesco Torre, Melania Genna, Federico Brugnone e tanti altri).
Il problema è sempre lo stesso: “non ci sono i soldi”. Lo dice il sindaco Alberto Di Girolamo, che prima in conferenza stampa invita gli artisti “ad abituarsi all’idea di lavorare gratis”, per poi articolare meglio il proprio pensiero in un successivo comunicato stampa: “Non ho mai detto che gli artisti debbano lavorare gratis, ma che anche loro devono fare degli sforzi per trovare sponsor che diano sostegno ai propri spettacoli, tenuto conto che gli Enti Pubblici non possono più sovvenzionare interamente i progetti artistici”. Il sindaco ha inoltre sottolineato che “la linea generale è stata quello di allestire un calendario non gravando troppo sul bilancio comunale – non arrivano più risorse dalla Regione – come accaduto per la rassegna cinematografica, dove la sponsorizzazione dei privati è stata determinante”. Entrando più nel tecnico, il vicesindaco Agostino Licari ha spiegato che lo scorso anno, in seguito alla famosa vicenda della Tasi, è stato approvato un bilancio che destinava “0 euro” alla cultura. E dovendo operare in dodicesimi fino all’approvazione del bilancio di previsione 2016, non resta che rassegnarsi all’idea che un dodicesimo di zero non possa che essere zero… Per cui, nessun euro per la cultura, con l’unica eccezione della compartecipazione alle serate con l’Orchestra Sinfonica.
Comprensibile, a questo punto, la scelta di molti artisti marsalesi che hanno deciso di non presentare alcuna proposta al Comune: alla disponibilità mostrata dagli stessi lo scorso anno e in precedenza, l’amministrazione ha risposto con un avviso pubblico arrivato a fine giugno, che a molti è apparso ulteriormente penalizzante rispetto a quelli del passato. Sarà mancato per gli assessori, sarà mancato per il dirigente che aveva altre priorità (come si sussurra nei corridoi degli uffici comunali), fatto sta che l’amministrazione ha dato l’impressione di essersi ricordata in ritardo dell’arrivo dell’estate. Da qui l’idea di tanti artisti di astenersi da qualsiasi progetto per quest’anno, nell’auspicio che questa scelta potrà rivelarsi utile a futura memoria.
E proprio con lo sguardo rivolto ai prossimi anni, è intervenuto ieri pomeriggio con una nota il consigliere di Cambiamo Marsala Daniele Nuccio: “Dal mio punto di vista la strategia da adottare (riconosciute le ristrettezze economiche) per il rilancio della cultura nella nostra Città rimane una soltanto: il Comune operi come un privato, che riconosce che, a dispetto di quanto dichiarato qualche anno fa da un ministro, con la cultura si fa reddito. Questo investe me ed i miei colleghi di una responsabilità: reperire in sede di discussione del bilancio le somme necessarie al fine di garantire una dignitosa programmazione. Investire una determinata somma per ricavare un guadagno da reinvestire. Semplice. Per formazione sono abituato a pensare che la mancanza di fondi non può essere il problema. In questi casi la creatività, la capacità di collaborazione ed una tempestiva programmazione sono sufficienti a superare qualsiasi ostacolo di natura finanziaria“.
Per quest’anno, è andata come andata. Per il futuro si vedrà.