Qualche giorno fa, dal Comune di Marsala è arrivata una nota sulle attività del canile municipale e sulla lotta al randagismo che si sta operando sul territorio. In merito, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali – sezione di Marsala, è intervenuta per alcuni chiarimenti. L’Oipa è presente sul territorio da circa 10 anni costatando che mai come negli ultimi anni il fenomeno del randagismo è andato incrementandosi sempre più, fino ad aver raggiunto negli ultimi due anni livelli preoccupanti. Una stima per difetto induce a dire che ogni anno a Marsala vengono abbandonati tra cuccioli appena nati, svezzati e cani adulti: si stimano circa 1000 cani. Di questi alcuni entrano in canile, altri, la maggior parte, vengono nutriti sul territorio o salvati e fatti adottare dalle associazioni animaliste a proprie spese. L’Oipa traccia le principali cause del fenomeno:
1. Mancanza di un’adeguata campagna informativa sull’obbligo di apposizione del microchip dei cani “padronali”;
2. Mancanza di controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale sui cani di proprietà per verificare se muniti di microchip o meno e conseguente mancata erogazione delle sanzioni previste dalla legge;
3. Mancanza di adeguate campagne informative sull’adozione dei cani del canile ed addirittura sulla presenza sul territorio del canile stesso;
4. Mancanza di un’adeguata campagna informativa sull’importanza della sterilizzazione;
“In un’ottica di collaborazione con il Comune stesso ed il servizio veterinario Asp 9 di Trapani – affermano i volontari OIPA – chiediamo che venga fatta una capillare informazione sull’obbligo di microchippatura e continui controlli, soprattutto nelle contrade, sui cani di proprietà per accertare che i cani siano microchippati e sia assicurato da parte dei proprietari il loro benessere, posto che moltissimi cani sono detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura etologica. Da novembre 2015 ad oggi, solo Oipa Marsala, senza quindi contare l’Enpa, ha fatto adottare 192 cani( tutti vaccinati, microchippati e dati in adozione solo in seguito a controlli pre-affido) facendone partire, a proprie spese, la maggior parte per adozione al Nord Italia. Ciò ha comportato un risparmio per il Comune e l’Asp, e quindi per la collettività, di 768 euro al giorno, cioè 23 mila euro al mese, che in un anno è un risparmio di 276.480 euro. Crediamo sia una cifra decisamente considerevole che non ha gravato sulle tasche di nessuno, i cittadini in primis. Chiediamo quindi ai cittadini di collaborare con le autorità – continuano – microchippando i propri cani e sterilizzandoli, a questo fine chiediamo al Comune di attivare una Convenzione con l’Asp per la sterilizzazione dei cani padronali di persone indigenti ( tramite certificazione Isee) e di attivare un servizio di sterilizzazione dei cani che sia garantito, come minimo, una volta la settimana; chiediamo che tutti i cani che sono in canile, o solo vi transitano, vengano vaccinati per scongiurare il dilagare di zoonosi; chiediamo al Comune di non far tornare i cani da Crotone perché cani anziani il cui spostamento nuoce alla loro salute e benessere sottraendo spazi a cani più giovani che si trovano vaganti sul territorio di Marsala che non potendo entrare in canile perché sovraffollato non possono essere sterilizzati e reimmessi sul territorio come prevede la legge. Chiediamo – dicono infine dall’Oipa – che vengano reimmessi sul territorio solo cani che sono stati al canile non più di un mese e che per la reimmissione si tenga conto dell’età del cane, evitando quindi di reimmettere cani anziani o in condizione di salute non ottimale come nel caso di cani leishmania positivi, cercando sempre di riportare il cane lì dove è stato prelevato in modo da non disorientarlo”.