Rifiuti: emergenza continua. Rischiano di saltare le gare per la gestione del servizio di raccolta

redazione

Rifiuti: emergenza continua. Rischiano di saltare le gare per la gestione del servizio di raccolta

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sabato 30 Aprile 2016 - 11:41

Il rompicapo della gestione dei rifiuti si arricchisce ogni giorno di una nuovo capitolo. Un autentico romanzo a puntate che si riflette anche sui costi della Tari, che finiscono per gravare sulle tasche dei cittadini. L’ultima, in ordine di tempo riguarda la richiesta giunta dal governo Renzi di un ente regionale unico che si occupi del servizio in Sicilia. Sul tema si registra un intervento dell’associazione Co.Di.Ci., che attraverso una nota a firma del segretario regionale Manfredi Zammataro suggerisce lo scenario che potrebbe prender forma nei prossimi giorni, portando non poche novità a stretto giro di posta.

“Alla Regione sono pronti con un disegno di legge che toglierà la gestione dei rifiuti ai sindaci. E di fatto si tratta di una vera rivoluzione, perché in Sicilia c’era (e c’è ancora) il sistema degli Ato, che lavoravano per ambiti territoriali. Poi si è passato, dopo il fallimento degli Ato, alle nuove Srr, società consortili tra Comuni, che non sono ancora decollate. Ma proprio nel momento in cui si dovrebbero fare le prime gare, ecco che la Regione centralizza tutto con un disegno di legge che impedirà ai Sindaci di fare le gare, ma affiderà tutto ad un ente unico regionale, che farà nove gare, una per provincia, con delle eccezioni in casi particolari. Nel frattempo alcuni Comuni già si apprestavano a predisporre gli ARO e le fasi di gara. Chi sarà a presiedere il nuovo Ente. Certo, il Commissariamento potrebbe essere la soluzione, nel caso in cui entro 48 ore, secondo le informazioni che trapelano da Roma, il Governo regionale non approverà una legge di riordino, ma il prezzo ancora una volta chi lo paghera?”.

A ciò si aggiunge l’eterno problema delle discariche stracolme a Bellolampo, Gela e Lentini, che naturalmente ha i suoi riflessi un po’ in tutta l’isola. “Dall’assessorato all’Energia e ai Rifiuti dicono che ci sono venti giorni di tempo – spiega Vincenzo Maltese dell’Associazione Co.Di.Ci Trapani -.A Trapani il Comune ha lanciato l’allarme per il prossimo esaurimento della discarica che, al momento, a causa dell’emergenza, serve molti Comuni della Provincia che prima conferivano a Campobello di Mazara, ormai chiusa. Il 31 Maggio – conclude il legale – scadrà l’ultima ordinanza del Presidente della Regione Crocetta per gestire l’emergenza. Le conseguenze le pagheranno ancora i cittadini, dato che i Sindaci dei Comuni siciliani, Trapani compresa, hanno fatto già sapere che saranno costretti ad aumenti della Tari, dovuti proprio ai maggiori costi per il conferimento in discarica”.

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