Asp e Gucciardi in difesa del personale dell’ospedale di Marsala sul ricovero di Andrea Mistretta. Ma restano alcuni punti da chiarire…

Vincenzo Figlioli

Asp e Gucciardi in difesa del personale dell’ospedale di Marsala sul ricovero di Andrea Mistretta. Ma restano alcuni punti da chiarire…

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giovedì 14 Aprile 2016 - 06:55

Tre giorni di silenzio, di attesa e adesso una nota stampa, che ha l’amaro sapore di una difesa d’ufficio. E’ direttamente l’assessore regionale Baldo Gucciardi a scendere in campo accanto alla direzione generale dell’Asp, a poche ore dal decesso del piccolo Andrea Mistretta e dal contestuale annuncio di un esposto presentato alla Procura di Marsala dalla sezione trapanese dell’associazione Co.Di.Ci., a sua volta preceduto da un intervento del senatore Santangelo.

L’Asp ha inviato una nota agli organi di stampa in cui dà contezza alla comunità delle risultanze delle prime verifiche interne, volte ad appurare se ci siano state carenze, errori o inefficienze nell’assistenza che il personale sanitario dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala ha fornito ad Andrea e ai suoi familiari. La trascriviamo integralmente, ritenendo comunque necessario soffermarci su alcuni passaggi che appaiono poco convincenti.

In relazione al caso del piccolo paziente Andrea Mistretta la Direzione strategica aziendale dell’ASP di Trapani ha chiesto alla direzione sanitaria dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala una prima disamina dei fatti accaduti durante il ricovero, dove si evince come abbia ricevuto tutta l’assistenza necessaria, con tempestività e abnegazione.Giunto alle ore 21.10 al pronto soccorso, date le gravissime condizioni, trattandosi di codice rosso, viene immediatamente visitato, effettuati gli esami ematochimici ed emogasanalisi e immediatamente intubato. Viene eseguita la TAC encefalo, che evidenzia vasto ematoma fronto-parieto-occipitale ed emorragia epidurale. Viene stabilizzato e si avvia la procedura per trasferimento in urgenza in Neurochirurgia dell’ospedale Villa Sofia di Palermo. Si richiede tramite chiamata e invio fax al 118 l’elisoccorso, dove viene riferito dal medico della centrale operativa che l’elicottero è in fermo tecnico, e che, comunque, i tempi per il trasporto del paziente a mezzo ambulanza, sarebbero stati sovrapponibili a quelli effettuati con l’elicottero”.

Su questo punto, ci permettiamo di avanzare qualche perplessità. Al di là dell’incredibile convenzione di comunicare con il fax (e non via mail) che nel 2016 in molte strutture pubbliche viene ancora mantenuta, contribuendo a rallentare ogni procedura e ad aumentare i costi (carta, toner, e via dicendo…) preferendo evidentemente ragionare in termini di spending review solo quando si parla di personale e posti letto, risulta difficile credere che i tempi di trasporto tramite ambulanza siano “sovrapponibili” a quelli dell’elisoccorso. A questo punto, ci chiediamo, a che serve avere due piste di elisoccorso a Marsala? E a cosa serve avere un elicottero se l’ambulanza impiega lo stesso tempo? Ma se proprio non vogliamo rinunciare all’elicottero, che almeno si pensi a un “piano b” davvero equivalente se il velivolo si trova per un’infausta coincidenza in stato di “fermo tecnico” o semplicemente guasto.

C’è poi da dire che un testimone che si trovava in ospedale sabato sera parla di tempi di attesa più lunghi. Il tempo, in certe circostanze, è relativo: si può avere l’impressione che scorra troppo lentamente o in maniera eccessivamente veloce, a seconda delle circostanze e degli stati d’animo. Non essendo stati presenti, non possiamo pronunciarci direttamente su quest’aspetto. Tuttavia, alla luce di quanto ci è stato riferito dal suddetto testimone, un approfondimento sarebbe auspicabile.

Ma torniamo al comunicato.

L’ anestesista di guardia, che aveva già preso in carico il piccolo paziente, decide di accompagnarlo personalmente presso l’ospedale di Palermo, assicurando la continuità dell’assistenza prestata. In 45 minuti sono stati effettuati quindi tutti gli esami e gli interventi del caso. Il bambino, pertanto, viene dimesso per il trasferimento alle ore 21,59 e collocato in ambulanza  dove il medico, mentre monitorizzava il paziente, prima della partenza, chiedeva una sacca da collegare al sondino nosogastrico che veniva prontamente reperita presso la sala del Pronto soccorso. Durante il tragitto in ambulanza il medico rianimatore ha provveduto al monitoraggio e alla ventilazione del paziente e predisposto all’intervento secondo le indicazioni dei colleghi della neurorianimazione di Palermo”.

A questo punto, il comunicato si conclude con la dichiarazione dell’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi:

Con immediatezza ho attivato le verifiche ispettive e dalle prime risultanze il percorso assistenziale non sembra  presentare criticità. In ogni caso presto disporrò di tutti gli elementi per una valutazione definitiva. Esprimo sentitamente il dolore per un episodio tanto tragico che colpisce profondamente una intera comunità“.

Non ci resta quindi che attendere gli ulteriori elementi a cui fa riferimento Baldo Gucciardi. Sulla valutazione definitiva, alla luce dell’esposto già presentato da Co.Di.Ci. riteniamo debbano essere altri organismi a pronunciarsi.

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