La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Pietro Maria Rocca è l’ottavo candidato a sindaco della città. Moglie di Giacomo Grillo, ex primo cittadino negli ’80, e sorella dell’ex assessore della giunta Bonventre, Selene Grimaudo, dal 2012 risultava iscritta al meetup “Amici di Beppe Grillo” di Alcamo.
“È da un anno che lo vado dicendo”, così, giorni fa, Giacomo Grillo, marito di Maria Grimaudo, esprimeva sui social la necessità di candidare una donna come sindaco ad Alcamo. Quello della Grimaudo è l’ultimo nome lanciato sulle pagine dei giornali come candidato alla guida della città, sostenuta da Sicilia futura di Giacomo Scala e da Nuova Presenza, il movimento del consigliere comunale Francesco Rimi. Detta alleanza politica sarà affiancata alle prossime amministrative anche dalla lista “Alcamo Fresca Aulentissima”. La discesa in campo della Grimaudo ha già fatto animare diversi utenti dei social, in quanto la sua candidatura, appoggiata dall’ex sindaco Scala, ha destato vero e proprio stupore. Infatti, non si è ancora certi se la scelta di Maria Grimaudo, di accettare di guidare le vecchie forze politiche della città, sia maturata durante la Settimana Santa o dopo il Pesce d’Aprile. Infatti, nella vigilia di Pasqua la sua simpatia nei confronti del movimento 5 Stelle non era ancora venuta meno, e la notizia del candidato sindaco dei pentastellati, Domenico Surdi, era stata accolta dalla preside della scuola Pietro Maria Rocca con un “Tantissimi auguri!”. Chissà se la neocandidata a sindaco, nel fare i complimenti a colui che sarebbe diventato uno dei suoi avversari politici, stava già pensando alla sua partecipazione alla competizione elettorale per la guida della città. Di certo, non lo avrebbe potuto immaginare prima dell’inizio della primavera, quando la sua presenza ai meetup dei 5 stelle non passava inosservata. Ma Maria Grimaudo sembra essere andata più in là della semplice simpatia nei confronti del Movimento. Infatti, oltre ad essere iscritta insieme al marito, sin dal 2012 al meetup “Amici di Beppe Grillo” di Alcamo, ha preso parte ai c.d. cluster, i gruppi di lavoro tematici per la stesura del programma elettorale dei 5 stelle. In particolare, la Grimaudo avrebbe prestato la propria professionalità nel cluster delle politiche sociali e della cultura. A tanto impegno profuso, sarebbe seguito un periodo di disinteresse e un successivo, moderato, allontanamento. Eppure, secondo le indiscrezioni raccolte, gli attivisti del movimento 5 stelle avevano visto nella dirigente scolastica una potenziale portavoce dei cittadini ma, forse, alla luce di quanto accaduto, non nel ruolo dalla stessa ambito. Infatti, le sarebbe stata proposta la disponibilità a prestarsi come candidata in consiglio comunale. Una modesta segnalazione, quella comunicatale, che doveva essere seguita da una valutazione e, poi, dalla votazione del gruppo attivisti, così come prevede la prassi per le candidature. La Grimaudo, però, avrebbe declinato l’invito a tale disponibilità, sin dal primo step: la segnalazione. Dunque, il suo curriculum non è stato neppure sottoposto a riflessione dagli attivisti. Forse, la proposta dei 5 stelle, quella di ricoprire il ruolo di consigliere comunale, non le si addiceva per la sua esperienza dirigenziale che meritava l’offerta di una carica più “importante”? Di sicuro, però, non sarà stata questa “mossa” ad allontanarla dal movimento in quanto, di recente, avrebbe chiesto ad un attivista di poter rivedere il programma e, specialmente, la parte relativa alla cultura. Magari, si è trattata di una richiesta per prendere spunto in caso di una sua discesa in campo in un altro movimento? Sempre rimanendo nell’ambito culturale, spunta un’altra ipotesi. Qualche settimana fa, il M5S di Alcamo ha espressamente manifestato il suo disappunto sulla passarella politica verificatesi il giorno dell’inaugurazione della Cittadella dei Giovani, sottolineando lo spreco di denaro pubblico e di cemento per la realizzazione dell’opera. In prima fila, durante l’unica giornata di apertura del sito culturale, era presente proprio la sorella della dirigente scolastica, Selene Grimaudo, ex assessore alla cultura della giunta Bonventre, la quale insieme ad altri esponenti politici era intervenuta per l’occasione. Forse, tale presenza, criticata dai simpatizzanti pentastellati, l’avrebbe messa in imbarazzo facendole fare dietro front? Un’altra questione concerne proprio il rapporto con l’ex assessore alla cultura, vicino al PD alcamese. Come nel film “Eva contro Eva”, nel quale l’allieva ruba il ruolo alla protagonista, così pare che la Grimaudo abbia rubato la scena alla sorella, in un primo momento papabile candidata alle primarie del Partito Democratico. Ci si chiede come, adesso, verrà gestita la candidatura a sindaco a livello familiare, visto che Selene Grimaudo dovrebbe appoggiare per giusta regola Vincenzo Cusumano. Un altro nodo da sciogliere è quello relativo al rapporto del marito di Maria Grimaudo con Giacomo Scala, ex PD, che ha scelto di puntare sul nome della Grimaudo nella competizione elettorale alcamese. Infatti, Giacomo Grillo è autore di una richiesta, al Ministero dell’Interno e alla Procura della Repubblica di Trapani, di sospensione dall’incarico del segretario comunale Cristofaro Ricupati, per il fatto di essere stato condannato in concorso proprio con l’ex sindaco Scala per i reati di abuso d’ufficio e falso e al pagamento in favore del Comune di Alcamo. Grillo avrà certamente cambiato idea sulla passata amministrazione della città. Intanto, la notizia della candidatura della dirigente scolastica è stata accolta favorevolmente anche dal Popolo della Famiglia, un movimento contro la teoria gender nelle scuole, e da pezzi di Forza Italia. La lista “Alcamo fresca Aulentissima”, infatti, è guidata dall’avvocatessa Gabriella Lo Bue, una storica dirigente di FI. La denominazione della lista si ispira indubbiamente all’opera del poeta Ciullo d’Alcamo “Rosa Fresca Aulentissima”, il componimento che ha come protagonisti un uomo innamorato e la donna da lui corteggiata. In realtà, come in molti appassionati di letteratura sapranno, la poesia del giullare alla corte di Federico II è meglio conosciuta come “Il contrasto”. Sembra, però, che nel caso della candidatura a sindaco della Grimaudo, dai tratti ancora non definiti, l’unico contrasto composto non è quello venuto fuori dalle rime, ma quello generato con se stessi.
Linda Ferrara