Abbiamo più volte scritto nei giorni che sono seguiti alle dimissioni dell’assessore Antonino Barraco, che eravamo quanto meno sorpresi del silenzio, che abbiamo definito “assordente”, che sulla questione hanno tenuto i partiti e i Movimenti politici. Se nella maggioranza, che spesso in casi di questo genere preferisce trincerarsi dietro le frasi “dette e non dette”, oppure il nascondersi dietro affermazioni di rito, questo silenzio appare quasi comprensibile, non altrettanto è quello dell’ opposizione. Ci hanno abituato negli ultimi mesi a comunicati stampa su argomenti tra i più disparati. Pensavamo che in occasione di un assessore che è andato via con toni non proprio convenevoli, ci fosse qualche presa di posizione. Abbiamo intervistato il capogruppo di Futuro per Marsala, tra i pochi che si è dichiarato disponibile ad una “conversazione” sull’argomento. Prima di dare spazio all’ex assessore, è opportuno dire che l’Udc, da noi interpellata, tramite il suo segretario cittadino, Giovanni Sinacori, ci ha comunicato di avere convocato una riunione di gruppo e che nelle prossime ore diramerà un comunicato stampa. “Le dichiarazioni di Barraco nel momento in cui ha gettato la spugna e si è dimesso – ci ha detto Pino Milazzo -, sono di una gravità assoluta”. L’ex assessore ha accusato, in una lunga lettera che la nostra testata ha pubblicato in anteprima, la burocrazia comunale di averlo lasciato solo, quando addirittura non lo ha ostacolato. “Io invece ritengo che a lasciarlo solo sia stato il sindaco Alberto Di Girolamo – ha continuato l’ex assessore della giunta Carini -. Dopo tanti anni di attività amministrativa conosco bene la burocrazia del comune, quando ti vogliono boicottare, sanno come fare. E’ incomprensibile invece l’atteggiamento del primo cittadino. Aveva il dovere di fare sentire tutto il suo sostegno all’assessore che, ricordo, si era scelto fuori degli schemi della politica”. Ed è proprio su questo aspetto che Pino Milazzo punta il dito. “La giunta di Alberto Di Girolamo non è espressione della sola società civile – continua -. E’ quanto di più politico Marsala potesse esprimere nel momento in cui si è recata al voto”. Il riferimento è al ruolo politico che ricopre Alberto Di Girolamo, che è anche segretario cittadino del Partito Democratico. “Il sindaco – conclude Milazzo – ha il dovere di dire chiaramente se il nuovo assessore sarà espressione dei movimenti e dei partiti che lo hanno eletto e dando quindi un significato politico alla scelta e rispondendo di fatto alle forze che lo hanno eletto, oppure se intende procedere individuando lui da solo il successore di Antonino Barraco”.
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