“Una Marsala kafkiana, avvolta in una cortina di surreale confusione, delusa dalle aspettative di un’amministrazione “xBene”. Così inizia il duro attacco del consigliere del Movimento 5 Stelle Aldo Rodriquez in merito alle ultime vicende che riguardano l’amministrazione marsalese, in particolare il No in consiglio comunale all’aumento della Tasi e la conseguente decisione, da parte della giunta Di Girolamo, di sospendere alcuni servizi come lo scuolabus e la mensa, per recuperare i fondi necessari al pareggio del bilancio.
“Una Marsala incredula per quanto sta succedendo in queste ore tra il palazzo comunale e palazzo VII Aprile. I fatti sono ormai ben noti: dopo ben 100 giorni, la montagna ha partorito il topolino. Il sindaco “perbene” Alberto Di Girolamo e il suo fidato vice/assessore al bilancio Agostino Licari, hanno despoticamente presentato un atto deliberativo per l’aumento della TASI dal 1,5×1000 al 2,5×1000 per far quadrare il bilancio di previsione del 2015. Un atto propedeutico ad un bilancio mai presentato. Non c’erano i revisori, il bilancio non si poteva presentare. Ma cosa c’era in quel bilancio che non ha mai visto nessuno? quali cambiali da scontare? quali spese “intoccabili”? Le loro superbe certezze, avvolte nello sterile e freddo linguaggio tecnico utilizzato in futili tentativi di convincimento, sono crollate davanti al voto della massima assise cittadina: bocciatura non solo dell’opposizione ma della loro stessa maggioranza. Chissà quale brivido hanno provato sentendo franare la terra sotto i piedi. Ma c’era da aspettarselo. Quando si è persone per bene ma privi di carisma e di personalità politica non si può essere condottieri di una città. Se non si riesce ad assicurarsi la solidità di governo, si inciampa al primo ostacolo. E rispondere con la sospensione della refezione scolastica e dello scuolabus non fa altro che peggiorare la situazione. E se Annamaria Angileri, assessore al ramo, se ne lava le mani come Ponzio Pilato è ancor più grave: o il duo Di Girolamo-Licari se ne infischia degli altri membri di giunta o la Angileri rinnega le sue intrinseche responsabilità. In altre città con serie amministrazioni l’assessore al settore scolastico avrebbe già lasciato il suo incarico davanti ad una decisione simile, ma qui siamo a Marsala è tutto è concesso. La città non accetterà questo ricatto morale ma loro non se ne sono accorti. Navigano come hanno sempre fatto, a vista, senza sapere dove andare. Questo sindaco, e la sua giunta, sono ormai entrati in un vortice che li porterà sempre più in fondo e con loro anche l’intera città di Marsala. I marsalesi hanno affidato il futuro loro e dei loro figli a persone incapaci di governare, persone che non appartengono né alla prima, né alla seconda Repubblica. Della prima vorrebbero imitarne le sembianze ma non ne hanno la capacità coalitiva, mancanza già ravvisata dopo le primarie di febbraio. Della seconda ne portano i simboli ma non i valori di questo tempo. Ma il segretario del PD Di Girolamo è trait d’union tra la precedente amministrazione della divina Giulia e la sua. Il PD aveva consiglieri e assessori, tra cui Vinci al bilancio, al fianco della bionda Adamo e oggi ci racconta che sconosceva la situazione economica del comune. O mente o non era preso in considerazione dai suoi assessori o non si interessava del comune che aspirava a governare. Lui è altrettanto responsabile dei 50 milioni di crediti da recuperare che avrebbero radicalmente cambiato l’attuale situazione finanziaria. Né carne, né pesce, praticamente inconsistenti. La spocchia non aiuta a governare e loro, purtroppo, non hanno portato altro in dote tranne che l’inganno. Le promesse del sindaco durante la campagna elettorale sembrano appartenere a tre secoli addietro: “Bilancio trasparente= meno sprechi, più risparmi e meno tasse”, “Più servizi per gli studenti: più scuolabus, più mense e meno preoccupazioni per le famiglie”. Promesse da marinaio e non da chirurgo, quelle del sindaco Di Girolamo, incoerente davanti al suo stesso elettorato. Le loro indennità sono intoccabili, per loro che le sommano a lauti stipendi o pensioni. Nemmeno un briciolo di etica morale nel chiedere un sacrificio alla città dicendo: “Il sacrificio lo facciamo anche noi, ci farà risparmiare 1.750.000€ in cinque anni”. Nulla di tutto ciò. Neanche Kafka avrebbe saputo scrivere quanto stanno scrivendo Alberto Di Girolamo e i suoi assessori nella storia di Marsala. Noi del MoVimento 5 Stelle chiediamo le dimissioni immediate del sindaco e della sua giunta. Non possiamo permettere che questa fallimentare amministrazione continui l’opera distruttiva nei confronti di una citta gabbata dalle promesse di politicucci di rione attorniati da fedeli servitori, nuove maschere della vecchia politica. Un disasttro politico e amministrativo dopo appena 3 mesi di governo, come si potrà governare nei prossimi 5 anni? Ci saranno altre, tantissime Waterloo. Che ritornino quindi a fare i signorotti respirando ossigeno puro all’interno del loro PD insieme a Renzi, Crocetta, Milazzo, Gucciardi, Ruggirello, senza intaccare il futuro dei nostri figli”.
Aldo Rodriquez e il MoVimento 5 Stelle Marsala