Dunque, nelle casse del Comune di Marsala mancano 7 milioni e mezzo di euro. E’ vero, in queste ore siamo impegnatissimi a parlare del possibile aumento della Tasi proposto dall’amministrazione per recuperare almeno una parte di questi soldi. Ma 7 milioni e mezzo di euro sono una cifra enorme. Specie se consideriamo che il bilancio di previsione del 2014 è stato approvato dal Consiglio comunale di Marsala l’11 dicembre dello scorso anno. Di fatto, era un bilancio consuntivo che si limitava a prendere atto delle spese affrontate. Un ammanco del genere, non è un buco. E’ una voragine. In parte il neovicesindaco con delega al bilancio Agostino Licari ha spiegato le ragioni che l’hanno prodotta: evasione, trasferimenti inferiori alle attese, spese non previste (con particolare riferimento ai centri per minori non accompagnati). Tuttavia, sono rimasti molti dubbi. Andando a rileggere alcuni articoli dello scorso anno sul tema, è interessante notare che nella relazione di accompagnamento alla bozza di bilancio, pur dando parere favorevole sulla proposta in esame, il ragioniere capo Nicola Fiocca aveva evidenziato che permanevano alcune criticità che rendevano estremamente difficile il raggiungimento degli obiettivi imposti dal patto di stabilità. Interessante anche quanto aveva dichiarato il commissario Bologna dopo che il massimo consesso civico (era il 10 settembre) aveva approvato un emendamento che rispetto alla proposta originaria (2,5 per mille) abbassava l’aliquota Tasi all’1,5 per mille: “Prendo atto e rispetto la decisione dei consiglieri comunali di Palazzo VII Aprile. Da Commissario Straordinario della città di Marsala, sono però preoccupato che l’abbassamento [..] possa produrre, con circa due milioni di entrate in meno, effetti negativi sul bilancio, impedendoci di potere assicurare i normali e regolari servizi comunali, sino ad oggi forniti in maniera ottimale”. E persino l’attuale sindaco Di Girolamo (allora segretario comunale del Pd) dopo l’approvazione dell’emendamento sulla Tasi aveva affermato “…è stata una bella giornata per Marsala. Siamo riusciti ad abbassare le tasse ai cittadini. Abbiamo dimostrato che riducendo gli sprechi si può fare pagare meno la gente”. Ma ad esultare maggiormente, in quella fase, furono i consiglieri comunali (alcuni di loro poi rieletti a giugno) che evidenziarono come i marsalesi avrebbero pagato meno rispetto alla maggior parte dei Comuni della provincia di Trapani, ripetendolo poi per tutta la campagna elettorale. E anche dai revisori dei conti, due dei quali rieletti pochi giorni fa dal nuovo Consiglio, non arrivò alcun rilievo critico. “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione” diceva saggiamente Alcide De Gasperi. Ci auguriamo, per il bene di Marsala, che i nostri amministratori comincino a ragionare più da statisti e meno da politici.
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