“Un rene per la mia casa”. La battaglia di Antonio Parrinello per non lasciare la propria abitazione

redazione

“Un rene per la mia casa”. La battaglia di Antonio Parrinello per non lasciare la propria abitazione

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lunedì 28 Settembre 2015 - 12:24

La vicenda, già nota alle cronache, riguarda il pignoramento dell’abitazione di contrada Cuore di Gesù di proprietà di Antonio Parrinello, che il prossimo 8 ottobre dovrà essere lasciata per far spazio al nuovo proprietario, che ha acquistato l’immobile all’asta per una cifra di 13 mila euro. “Le banche mi hanno condannato a morte nonostante abbia onorato il mio debito nel lontano 1995 e sono rimasto solo”, afferma Antonio Parrinello che si dichiara disponibile anche a vendere un rene per non rinunciare alla casa.

Il Movimento dei Forconi  e il suo Presidente Martino Morsello sono tornati a esprimere vicinanza e solidarietà alla famiglia Parrinello, attraverso una nota inviata agli organi di stampa, in cui si evidenzia che il valore reale dell’immobile sarebbe di 340.000 euro. L’esponente politico marsalese punta il dito contro il giudice dell’esecuzione che – a suo dire – avrebbe dovuto bloccare la vendita all’asta per eccessivo ribasso. “Fra gli assurdi della vicenda – scrive ancora Morsello – si rileva che la banca procedente (il creditore principale, che ha avviato la procedura esecutiva) già dal lontano 1995 rilascia una ricevuta quale liberatoria che non vanta nessun credito nei confronti di  Antonio. Ma il delegato continua comunque la vendita, stabilendo il pagamento del totale di aggiudicazione cioè del saldo prezzo, in un termine che non sarà rispettato e avrebbe fatto decadere l’assegnazione dell’immobile. Nessuno fra Giudice dell’esecuzione e delegato alla vendita ha mai sollevato dubbi sulla regolarità della procedura. Come può accadere che per un debito pagato nel 1995, venga comunque mantenuta attiva una procedura di vendita?”. Passando dal caso particolare ad un discorso più generale, il Movimento dei Forconi attraverso la nota firmata da Martino Morsello chiede ai governanti una maggiore attenzione “alla giustizia, la casa, la sanità, l’occupazione, lo sradicamento dalla miseria e dall’ignoranza, la prevenzione dal crimine, la difesa dell’incolumità di ogni singolo cittadino”, auspicando al contempo un processo di moralizzazione della politica.

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