I Comuni inadempienti del trapanese avranno ancora 15 giorni di tempo per pagare le quote arretrate del co-marketing. Questa la principale novità scaturita dalla riunione tenutasi ieri nella sede della Camera di Commercio di Trapani, in cui, ancora una volta è emerso come alcune amministrazioni comunali – su tutte Mazara del Vallo e Castelvetrano – non abbiano ancora pagato nessuna delle rate previste dagli accordi di co -marketing, mentre altre, poco per volta, si stanno mettendo in regola con le scadenze.
“Sia pur tirati per i capelli, alcuni con molti mal di pancia, i sindaci stanno facendo la loro parte. Però – ha commenta il deputato regionale Mimmo Fazio – è inverosimile che sia assente dal confronto la Regione Siciliana che pure è il socio di maggioranza dell’Airgest con oltre il 60% delle quote e bene hanno fatto i sindaci a rimarcarlo. Non possono, ogni volta, essere i deputati regionali a fare pressing sul Governo Regionale perché chi ha responsabilità se ne assuma l’onere attraverso atti concreti. Il Presidente Crocetta faccia sentire la sua voce ed il suo interesse per questo territorio, ed il suo partito di riferimento, il PD, batta un colpo se davvero vuol fare qualcosa per questa provincia”. In quest’ottica, la richiesta, da parte dei primi cittadini di un incontro con il presidente Crocetta o l’assessore Pizzo.
A difendere la Regione, com’è avvenuto anche in passato, interviene l’onorevole Nino Oddo (Psi): “Ritengo che la Regione, intesa come Governo Crocetta, avrà tante colpe ma quella non su Birgi. L’Airgest è l’unica partecipata, in Sicilia, che apparteneva all’ex Provincia, nella quale la Regione è subentrata immediatamente nel capitale sociale ed ha partecipato ad un successivo aumento dello stesso. Ha fatto quindi più del suo dovere; poiché gestire i servizi a terra negli aeroporti, così come fare i panettoni per lo Stato, non è di certo tra i suoi compiti istituzionali. Soldi alla Ryanair non può darne sotto nessuna forma. Pena: severe sanzioni dall’ Europa. E’ vero, non ha proceduto a
rinnovare i vertici di Airgest, che sono scaduti. Ma il dato é ininfluente sulla vicenda Ryanair, la quale vuole i soldi e non avere a che fare con un nuovo presidente. Neanche i Comuni potrebbero pagare una cosiddetta tangente legalizzata ad una società privata. Infatti lo hanno fatto finora attraverso un escamotage: un accordo di co-marketing gestito dalla Camera di Commercio di Trapani”.
Il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle Maurizio Santangelo, da parte sua, chiama in causa anche l’esecutivo nazionale, guidato da Matteo Renzi: “A fine agosto – sottolinea l’esponente pentastellato – il Governo ha approvato il nuovo piano nazionale aeroporti che prevede 38 aeroporti definiti di interesse nazionale tra i quali c’è anche Trapani-Birgi, quindi, vista l’importanza dello scalo trapanese è assurdo il silenzio assordante sul problema segnalato più volte in precedenza allo stesso Governo”. Alla luce di ciò, Santangelo ha presentato una nuova interrogazione con carattere d’urgenza attraverso cui è tornato a chiedere all’esecutivo e all’Enac di “adoperarsi per monitorare l’accordo di co-marketing stipulato con la società AMS”. “Oggi più che domani – sottolinea il portavoce al Senato del M5S -tutti gli amministratori compresi i politici locali, per evitare il peggio, debbono assumersi la responsabilità. Tutto il territorio trapanese isole comprese, non può essere responsabile dell’inefficienza e delle inadempienze contrattuali e quindi non può pagare i danni economici che dovessero ripercuotersi sul territorio della ex provincia di Trapani”.
Al di là delle questioni politiche, però, l’emergenza è trovare le somme per tenere buona la Ryanair alla luce degli accordi stipulati lo scorso anno. Così, visti i ritardi di molte amministrazioni, il presidente della Camera di commercio Pino Pace ha comunicato ieri la decisione della giunta camerale di anticipare i pagamenti delle rate di ottobre 2015 e gennaio 2016 (150 mila euro) e dell’Iva per lo scorso anno e il 2014 (132 mila euro), disponendo quindi un versamento complessivo di 282 mila euro nelle tasche dell’Ams, la società che gestisce la raccolta pubblicitaria per conto della compagnia aerea irlandese. “In questo modo – ha dichiarato il presidente Pace – contiamo di tamponare la situazione dando modo ai Comuni di regolarizzare i pagamenti. Come ente camerale stiamo facendo la nostra parte. Confermiamo gli impegni presi e la volontà di andare avanti”.
A conclusione dell’assemblea è stato anche deciso di chiedere un incontro ai vertici della Ams per un momento di confronto anche in vista della prossima programmazione.
Alla riunione di ieri, come preannunciato, hanno partecipato anche cittadini, associazioni e operatori turistici, a testimonianza della grande attenzione con cui il territorio sta seguendo l’evolversi di questa situazione.