Risse e colluttazioni al carcere di Favignana, agenti in difficoltà. La Uil chiede un’ispezione

redazione

Risse e colluttazioni al carcere di Favignana, agenti in difficoltà. La Uil chiede un’ispezione

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sabato 05 Settembre 2015 - 11:46

Il segretario regionale della Uil Penitenziari Gioacchino Veneziano ha inviato una nota agli organi di stampa in cui denuncia la delicata situazione in cui si trovano a lavorare gli operatori della casa circondariale di Favignana. “L’aumento esponenziale delle aggressioni verso i nostri colleghi della Polizia Penitenziaria, e l’oramai quotidiana intolleranza alle regole penitenziarie da parte degli internati e/o detenuti reclusi a Favignana, confermano che forse qualcosa la carcere non funziona, quindi richiederemo ai vertici del Dipartimento e del Ministero della Giustizia una ispezione”, dichiara Veneziano. Due gli episodi verificatisi nella giornata di venerdì: in mattinata un “internato” si è rifiutato di entrare in cella, proferendo offese e minacce, ponendo un’azione di resistenza attiva che ne ha fatto scaturire una colluttazione. “I due colleghi – evidenzia il sindacalista – pur essendo feriti sono riusciti a mettere in sicurezza il reparto detentivo, evitando cosi la creazione ulteriori focolai di protesta. I due poliziotti sono stati visitati nell’infermeria del carcere, e stoicamente hanno preferito continuare il servizio visto che mancavano numericamente i poliziotti per sostituirli”. Il secondo episodio è avvenuto nel pomeriggio, quando si è verificata una rissa tra due detenuti, fronteggiata con notevole difficoltà visto l’esiguo numero di poliziotti presenti in servizio.

“La UIL – si legge nella nota – esprime piena e completa solidarietà ai due colleghi coinvolti nell’aggressione, ponendo però una forte critica alla gestione attuale considerato che ormai i casi di aggressione verso i nostri colleghi sono all’ordine del giorno, ma anche sul fatto che le intemperanze degli internati e/o detenuti sono diventati insopportabili per i poliziotti che vi operano. La Uil inoltrerà dettagliata lettera ai vertici del Ministero della Giustizia, del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Provveditorato, per richiedere una ispezione tesa al cambiamento di rotta nella gestione, anche con interventi decisi, considerando che in tutti i due eventi critici risultavano assenti contemporaneamente direttore e comandante di reparto”.

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