Falso in scrittura privata e tentata violenza privata, indagato Ignazio Adamo

redazione

Falso in scrittura privata e tentata violenza privata, indagato Ignazio Adamo

Condividi su:

venerdì 07 Agosto 2015 - 16:31

La questione sarebbe correlata alla gestione del rifornimento Q8 di corso Gramsci, ma il difensore ribatte: “Le nostre indagini difensive dimostrano l’insussistenza delle accuse”

Per le ipotesi di reato di falso in scrittura privata e tentata violenza privata la Procura della Repubblica di Marsala ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini ad Ignazio Adamo, 61 anni, presidente del consiglio d’amministrazione della “Adamo idrocarburi srl”. I fatti a lui contestati risalgono allo scorso 8 aprile.  Secondo gli investigatori – le indagini sono state condotte dai militari della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura e coordinate dal procuratore capo Alberto Di Pisa – Ignazio Adamo “al fine di procurare a sé un vantaggio e di recare un danno a Cammareri Marco, gestore dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di corso Gramsci di Marsala, allo stesso ceduto con contratto di cessione gratuita, formava una falsa scrittura privata secondo cui il Cammareri dichiarava che intendeva lasciare la gestione dell’impianto”. Sotto sarebbe stata apposta anche una firma falsa. Quanto alla tentata violenza privata, secondo la Procura sarebbe correlata alla presunta minaccia di togliere a Cammareri la gestione dell’impianto. Adamo secondo avrebbe anche costretto Cammareri a stipulare un contratto che fissava il compenso mensile del benzinaio a 700 euro. A rigettare le accuse nei confronti di Ignazio Adamo (fratello dell’ex sindaco Giulia Adamo) è stato il suo difensore Paolo Paladino, che lo assiste insieme all’avvocato Edoardo Alagna: “Già da tempo abbiamo chiesto di essere sentiti dal Procuratore al quale, oltre a riferire la verità dei fatti, esibiremo i risultati delle nostre indagini difensive, attuate anche tramite pubblici ufficiali, che dimostrano non solo l’insussistenza dei fatti ipotizzati, ma addirittura daremo la calunniosità e strumentalità della denuncia”. Cammareri è assistito dall’avvocato Nicola Sammaritano, che invece ha affermato: “Il falso è provato da più perizie e i comportamenti vessatori sono provati da più documenti”.

Condividi su: