“Le mura di Tramontana”, al Carmine il nuovo romanzo di Paolo Chicco

Claudia Marchetti

“Le mura di Tramontana”, al Carmine il nuovo romanzo di Paolo Chicco

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mercoledì 15 Luglio 2015 - 18:02

Un misterioso omicidio, vite incrociate di personaggi legati alla Sicilia per nascita o destino, una terra che dalle mura di Tramontana e dallo Stagnone, guarda il mare e racconta, con ironia e leggerezza, il suo isolamento e quello dei suoi abitanti. E’ questo il tema del nuovo romanzo di Paolo Chicco, penalista torinese, che presenterà questa sua seconda opera letteraria, domani 16 luglio a Marsala, nell’ambito della rassegna “Marsala Incontra… Estate 2015” organizzata dalla Libreria Mondadori in collaborazione con l’Agenzia Communico. “Le mura di Tramontana” (Fausto Lupetti editore) verrà presentato questa sera alle 21.30 al Convento del Carmine. Dialogherà con l’autore il professore Nino Rosolia. Alcuni brani saranno letti da Maria Monteleone e Chiara Vinci del Teatro Abusivo Marsala diretto dal regista Massimo Pastore. Seguirà un brindisi con i vini Donnafugata. A Trapani un morto ammazzato viene ritrovato all’alba davanti al mare, sulle antiche Mura di Tramontana. Sullo sfondo di questa vicenda e di una Sicilia dove “ciò che appare non è e ciò che è non appare” la vita solitaria del giudice Antonio Voce si intreccia con quella di Rachele Dioguardi, giovane agente di polizia assegnata a compiti di scorta e protezione. L’istruttoria giudiziaria sull’omicidio e le vicende private di Voce si mescolano in una lieve e meticolosa riflessione sui meccanismi impercettibili che regolano l’esistenza degli uomini confinati nel loro isolamento, nelle loro abitudini e nelle loro fantasie. Guidato dalla presenza del suo vecchio maestro Alagona e dagli antichi galeoni spagnoli che solcano le acque della sua immaginazione, Voce si muove nel labirinto di indizi, storie e suggestioni che il caso gli mette davanti e che lo porteranno invece a scoprire la verità su se stesso. In una Trapani popolata da una miriade di personaggi che portano alla luce altrettanti aspetti della natura umana, i «piccoli esilî» del giudice Voce, di Rachele, del giornalista locale Melo Currò e dell’ispettore di polizia Sinisi verranno messi al cospetto della scelta tra vita e sopravvivenza, fino a scoprire che tra indagine giudiziaria e indagine privata non esiste differenza. L’una è necessaria all’altra, come in un puzzle in cui “i pezzi di cartone si assomigliano tutti. Ma per chiudere uno spazio c’è una tessera sola. Se non la trovi, non puoi sistemare la successiva e il gioco non riesce”. Paolo Chicco nasce a Torino (1951) dove vive ed esercita la professione di penalista. Alla fine degli anni Settanta dirige una delle prime radio libere e fonda la rivista di politica e cultura “La Pallacorda”. A sedici anni scopre le Eolie e la Sicilia. Pur essendo un vero sabaudo ama dire che da quarant’anni studia da siciliano. Nel 2012 ha pubblicato La maledizione di Mezzapica, sei racconti ambientati a Filicudi.

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