Antonella Milazzo:“Massimo Grillo mira destabilizzare la coalizione”

Gaspare De Blasi

Antonella Milazzo:“Massimo Grillo mira destabilizzare la coalizione”

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mercoledì 18 Marzo 2015 - 18:02

Dopo le vicende relative alla conferenza stampa di presentazione della candidatura a sindaco del segretario del Pd Alberto Di Girolamo, durante la quale l’ex deputato Massimo Grillo a capo del Movimento civico Futuro per Marsala, aveva preso le distanze lamentandosi di alcuni passaggi politici, abbiamo intervistato l’onorevole regionale marsalese Antonella Milazzo.

Lei era presente alla conferenza stampa, che idea si è fatta di quanto è accaduto?

“Sul momento sono rimasta molto sorpresa. Non mi aspettavo che Grillo, evidentemente con lo scopo di occupare la scena, arrivasse a  smentire i suoi”.

In che senso?

“Alle riunioni dei mesi scorsi hanno partecipato, in rappresentanza di Futuro per Marsala, i Consiglieri comunali Pino Milazzo e Vanessa Titone. Hanno concordato il percorso con noi e con gli alleati. Poi non capisco cosa è successo. Ripetere ancora che era meglio, dopo un mese dalla loro effettuazione, se non avessimo tenuto le primarie del Pd, mi è apparso specioso e fuori luogo. Evidentemente Grillo era latore di qualche progetto atto ad indebolire il nostro candidato”.

E ci è riuscito?

“Nemmeno per sogno. Avete sentito tutti il segretario regionale del nostro partito Fausto Raciti confermare la fiducia in Alberto Di Girolamo. Fiducia che gli proviene anche da quella bella giornata di democrazia che sono state le elezioni primarie”.

Grillo ha parlato anche di questione etica e morale. Il Pd che cosa dice in merito?

“Non accettiamo questo tipo di lezioni da nessuno. Lo ripeto si tratta di posizioni finalizzate ad indebolire Di Girolamo”.

Si è parlato anche di quello che rischia di diventare il tormentone di questa fase politica: il perimetro delle alleanze. Lei che ne pensa?

“L’onorevole Grillo chieda ai suoi rappresentanti. Noi siamo stati chiari con loro e con gli altri. La coalizione comprende quelli che ci stanno, che sposano la candidatura di Di Girolamo e che contribuiscono assieme a lui alla stesura del programma per la Città”.

Anche con quelli che erano con il nuovo Centro Destra?

“Appunto erano. I consiglieri hanno sciolto il gruppo già qualche tempo fa. Noi non dialoghiamo con il Ncd perché la vicenda di Castelvetrano, che ha visto in prima linea il nostro segretario provinciale Marco Campagna che della città belicina era il vice sindaco, ci ha dimostrato quanto il gruppo dirigente provinciale di quel partito sia inaffidabile. Se poi lei si riferisce  al raggruppamento di Una Voce per Marsala, ricordo che ne fanno parte anche Salvatore Accardi e Antonio Putaggio che sono stati eletti nel centro sinistra. I due Consiglieri sono stati tra i primi a prendere le distanze, da posizioni di sinistra, dall’amministrazione guidata da Giulia Adamo. Alfonso Marrone poi, è stato eletto vice presidente del Consiglio comunale anche con i voti dei rappresentanti di Massimo Grillo”.

Insomma secondo lei, con chissà quali obiettivi, Massimo Grillo mira a fare perdere tempo alla coalizione?

“Esatto. La città ha bisogno di essere amministrata bene e delle polemiche non sa che farsene”.

E’ un benservito a  Futuro per Marsala?

“No certamente. La coalizione per me deve essere composta, oltre che da noi, anche dai “Grilliani”, dall’Udc, da Rinascita Marsalese, dal Psi e da Una Voce per Marsala. Questo almeno per ora”.

Come almeno per ora?

“E’ aperta la questione degli ex articolo 4. Finchè permarrà in campo la candidatura di Enzo Sturiano a sindaco non si aprirà alcun dialogo. Se si dovesse andare oltre dovremmo prendere in considerazione il fatto che in tanti di quel raggruppamento stanno per aderire al Pd. Anche qui occorre ricordare però che la lista del nostro partito è al completo”.

  E allora?

“ Si può ipotizzare una lista “due” del nostro partito. Decideremo a breve”.

Oltre alla lista cosiddetta del sindaco?

“Si. Quella sarà una lista espressione della società “civile” che non si riconosce nei partiti e nei movimenti,  ma vuole lo stesso dire la sua. Capisco però la sua domanda. Non dobbiamo avere paura di essere in tanti. Sento crescere nella città la voglia di una sana amministrazione che Di Girolamo può rappresentare bene”.

Così però potrebbero sorgere problemi nella designazione degli assessori?

“No. Naturalmente non debbo decidere io. Però la mia idea è quella che Di Girolamo scelga una parte dei suoi collaboratori al momento della presentazione ufficiale della sua candidatura. Magari designandoli dalle liste apparentate, ma non dal Pd. Per le successive nomine si potrà tenere presente del risultato conseguito dalle liste dopo il voto”.

E il suo partito?

“Esprimiamo già il sindaco. Altrove ci si orientati in questo modo. Vedremo in seguito. Infine vorrei sottolineare la dimostrazione di unità che abbiamo dato in questi giorni. Il partito è con Di Girolamo. Da Palermo, alla provincia di Trapani a Marsala, come si è visto anche dalle presenze alla conferenza stampa. La partecipazione di Anna Maria Angileri che ha perduto le primarie ma si sta comportando da vera dirigente del Pd, ne è la testimonianza”

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