Processo per tentata estorsione, il 26 gennaio deporrà la persona offesa

Vincenzo Figlioli

Processo per tentata estorsione, il 26 gennaio deporrà la persona offesa

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martedì 06 Gennaio 2015 - 11:41

L’imputato ha già rigettato le accuse: “Gli ho solo chiesto di saldare il suo debito. Mai domandato soldi per me”
Il prossimo 26 gennaio M. B., dalla cui denuncia, poi ritirata, sono scaturite le indagini poi sfociate nel processo, sarà chiamata testimoniare per chiarire la sua versione dei fatti. Si tratta del processo a carico di Vincenzo Laudicina, di 49 anni, accusato di tentata estorsione e lesioni aggravate. L’uomo, difeso dall’avvocato Diego Tranchida, ha deposto davanti al collegio presieduto dal giudice Sergio Gulotta e ha riferito di conoscere la parte lesa del dibattimento dal 1986, quando Laudicina andò a Bologna per lavoro. Ora M. B. vive in Belgio e tornerà a Marsala a fine mese per un matrimonio, e anche per deporre in Tribunale.
“Nel dicembre 2008 – aveva detto Laudicina in una precedente udienza – è venuto qui e mi ha detto che era in difficoltà economica. Siamo andati a fare la spesa due volte presso un market. E ha pagato con due assegni. Poi mi chiamò il titolare del market che mi ha detto che lo stavano per arrestare perché gli assegni risultavano rubati. Gli assegni erano intestati al figlio (della persona offesa) che aveva fatto denuncia di smarrimento. Allora gli ho telefonato dicendo di risolvere la questione. Poi, in estate ci siamo poi incontrati in un bar di Strasatti e abbiamo litigato e ci siamo picchiati. È intervenuto anche un altro uomo”. Laudicina è stato anche accusato di averlo minacciato e di aver tentato di investirlo con l’auto, ma ha negato tutto ribadendo al pm Scalabrini: “Non ho mai tentato di investire nessuno. Ho posteggiato e sono sceso. Lui era sul marciapiedi. Non sono tanto stupito da minacciare di sparare ad un uomo”.

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