“La notizia dell’adesione al movimento “Noi con Salvini” da parte del consigliere comunale di Trapani Felice D’Angelo, ha provocato in me incredulità, sgomento e delusione”. Così Daniela Virgilio, referente regionale donne PSI e PSE commenta il passaggio del componente dell’assemblea di Palazzo D’Alì alla Lega Nord.
“Non soltanto – prosegue- perché ad effettuare una tale scelta è stato un giovane, una persona di cultura che non dovrebbe farsi ammaliare dal canto di certe sirene, un siciliano che dovrebbe rivendicare con orgoglio le proprie origini meridionali – Meridione che, non dimentichiamo, la Lega ha sempre detto di disprezzare -, un politico che dovrebbe realmente desiderare il rilancio della Sicilia, riscattandola da coloro che l’hanno sempre vista come terra di conquista nelle campagne elettorali”.
Secondo la coordinatrice regionale delle donne socialiste “una Lega razzista e anti-europea non può essere un progetto su cui investire”. “Una lega – aggiunge – che sta recentemente tentando di ripulirsi, solo apparentemente, dal razzismo e dalla delirante “superiorità” della razza padana, cosa cerca adesso nel Meridione d’Italia? È la stessa Lega che voleva separarsi e diventare autonoma da Roma, che rinnegava i supremi principi della Costituzione italiana e sosteneva che i meridionali puzzavano?”
“Non ci saranno altri consiglieri comunali talmente ingenui o incauti da supportare la scelta di D’Angelo – prosegue Daniela Virgilio – i siciliani / elettori non cederanno alle lusinghe di una Lega che promette di riscattare lo stesso popolo che ha considerato, e continua a considerare, tanto ignorante da farsi abbindolare con facili promesse di denaro. Una riflessione dovrebbe farla anche la classe politica che, ancora una volta, si dimostra incapace di rinnovarsi e di investire sui giovani che preferiscono migrare verso lidi che promettono una maggiore, seppur fugace, visibilità”.
“Stiamo attenti – conclude Daniela Virgilio – ai politici che considerano mamma Europa come un errore, a chi dice che uscendo dall’euro le cose possano migliorare. Questi politici vogliono soltanto attingere ai consensi dei nostalgici della lira, ai voti delle famiglie in difficoltà. Trattandosi di politici che, comunque, sono stati al potere, sarebbero più credibili se ammettessero di non avere le competenze per attuare serie politiche europee, che non si sono attivati negli anni per utilizzare i fondi europei e che dietro battaglie, opposizioni e geniali trovate “salva Sicilia” c’è semplicemente incompetenza, ignoranza e mancanza di un vero impegno. Tutto ciò mi offende come cittadina italiana”.