Il giudice delle udienze preliminari di Palermo, Marina Petruzzella, ha rinviato a giudizio le sei persone coinvolte nell’inchiesta della Dda sul presunto sistema “illegale” di raccolta e smaltimento dei rifiuti gestito dall’allora attivo Ato Tp1 in diversi Comuni della parte nord della Provincia di Trapani. Ad essere processati, davanti il Tribunale di Trapani (i reati sarebbero stati commessi oltre che nel comune capoluogo anche a Marsala), saranno Salvatore Alestra, ex direttore dell’Ato Tp1, il direttore dell’area Sud dell’Aimeri Ambiente, Orazio Colimberti, il capo impianto del cantiere di Trapani, Salvatore Reina. A processo anche Michele Foderà, amministratore di fatto della “Sicilfert” di Marsala, Pietro Foderà, socio e responsabile dei conferimenti nella Sicilfert, e Caterina Foderà, responsabile amministrativo della stessa azienda. Ad Alestra e Colimberti è stato contestato il reato di corruzione, che sarebbe stato commesso a Trapani. Agli altri il conferimento e il traffico “illecito” di rifiuti (reato commesso a Marsala). La prima udienza si terrà il 12 febbraio 2015. Dall’indagine della Dda era emerso che l’Aimeri Ambiente, sin dall’inizio, non avrebbe differenziato i rifiuti, vanificando così l’opera di migliaia di cittadini, ai quali, per altro, negli ultimi anni sono state recapitate bollette sempre più salate. Nella città lilybetana sono state triplicate nel giro di un triennio. Il gup ha rigettato l’istanza dei legali dell’Aimeri che avevano chiesto di escludere la società dal novero dei responsabili civili.
Immigrazione