Sarà stata la notizia della nomina di un Commissario ad acta, sarà stata la presenza, quasi inaspettata, del Commissario straordinario del Comune Giovanni Bologna, fatto sta che questa mattina il Consiglio comunale lilybetano ha accelerato i tempi e ha cominciato a discutere di quello che avrebbe dovuto fare da tempo: degli atti propedeutici al Bilancio di previsione e del Bilancio stesso. Della vicenda relativa alla nomina da parte della Regione, di Carlo Domenico Turriciano a Commissario ad acta per la mancata approvazione del Bilancio, troverete i dettagli in altra parte del giornale. In questa sede occorre ricordare l’intervento ieri in apertura del Consiglio comunale, del capogruppo di Forza Italia Pino Carnese. L’esponente di centro destra ha definito “arrogante” la decisione della Regione “…in quanto abbiamo ricevuto dal Commissario le carte relative al Bilancio soltanto da qualche giorno”. Polemico con Bologna è stato anche il consigliere Salvatore Di Girolamo che ha detto di non nutrire più alcuna fiducia nel funzionario nominato da Crocetta. L’occasione della presenza, alquanto rara per la verità, di Bologna è stata l’occasione per una serie di interventi (Fazzino, Galfano, Gandolfo, Walter Alagna, Putaggio e Anastasi), che hanno avuto più un sapore di interrogazioni che di veri e proprie comuicazioni. Proprio su questo è scoppiata la prima polemica tra il presidente del Massimo Consesso Civico e alcuni consiglieri. “Decideremo in sede di conferenza dei capigruppo – ha detto Sturiano – quando convocare una seduta ad hoc per le interrogazioni. Oggi parliamo di Bilancio”. Proprio un intervento ha però fornito l’occasione per una risposta di Bologna. “C’è un artigiano del vetro che ha ricevuto un incarico per la copertura di un tavolo nella stanza attigua al sindaco. Aspetta di essere pagato – ha detto il forzista Guglielmo Anastasi -. Perché non sono gli stati dati i soldi che ammontano a circa mille e trecento euro?” Bologna ha replicato di essere a conoscenza della questione ma dalle ricerche dei suoi uffici non risulta alcun incarico formale dato all’artigiano marsalese. Si provvederà con i debiti fuori bilancio nel 2015. In somma il tavolo è stato ordinato “a voce” trasportato e montato. Addirittura per salirlo nel piano “nobile” del palazzo del Municipio è stata usata una gru. Il Consiglio ha cominciato questa mattina la trattazione del Bilancio di previsione del 2014. Per arrivare al punto in questione però occorreva prima trattare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, atto che è propedeutico al Bilancio. Si è trovato un escamotage: incardinare l’atto preliminare e fare relazionare il Commissario e i tecnici del settore presenti in Aula sul Bilancio. Bologna però prima di iniziare si è scusato con il Consiglio e con la cittadinanza affermando che il suo ruolo è tecnico e che gli permette, cosa che a suo dire ha fatto, soltanto di invitare, stimolare e segnalare ai dirigenti le diverse problematiche. “Non posso intervenire per esempio sulla potatura degli alberi, come mi è stato chiesto. Posso soltanto segnalarlo agli uffici competenti. Per quanto attiene alla mia presenza a Marsala soltanto per due giorni la settimana, questo è stato deciso a Palermo. Comunque per quanto non sia fisicamente presente, mi occupo della città anche da Palermo”. Nell’illustrazione della parte tecnica del Bilancio è scoppiata la prima polemica. Infatti i consiglieri hanno vivacemente contestato il fatto che la legge nazionale obbliga i comuni al mantenimento dei migranti minorenni. Nel Bilancio da approvare all’apposita voce sono previsti 850mila euro. Poi la discussione si è interrotta ed è proseguita nella tarda serata
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