Don Orazio Placenti: “tutti siamo tenuti a pregare per la sua piccolina ricoverata a Palermo”
Non è facile dire addio ad una compagna, ad una figlia, ad una nuora, soprattutto ad una mamma che fino a poche ore fa era nella nostra vita, come una certezza. Tutti i funerali sono tristi. In tutti i funerali si piange. In tutti i funerali ci si accommiata dal nostro caro che è andato via. Ma quando ad andarsene è una ragazza di 28 anni che stava per diventare mamma per la quinta volta, quell’addio è ancora più difficile. È un saluto incomprensibile che suscita rabbia e che destabilizza. Eppure don Orazio Placenti ha ricordato che anche Gesù è morto e come recita il vangelo “il giorno si è oscurato”. Ed è accaduto lo stesso nella comunità di Petrosino quando è stata resa nota la notizia della morte di Valentina Zerilli, morta a 28 anni, per un terribile incidente stradale. Il lutto per la sua morte è ancora più grande perché Valentina era incinta. Aspettava una bimba che sarebbe nata tra poche settimane. Il sacerdote ha invitato la platea alla preghiera, “per ricongiungerci a Valentina”, ma anche per legarci alla sua piccola di un anno che, ricoverata nell’ospedale dei bambini di Palermo lotta per vivere. La bimba è stabile, ma grave. “Respira autonomamente e muove le palpebre – ha detto il sacerdote – tutti siamo tenuti a pregare per lei”. Alla messa ha partecipato il sindaco Gaspare Giacalone, la giunta, il presidente del consiglio comunale Francesco Zichittella e altri consiglieri.
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