Consiglio comunale: al momento di votare la delibera riguardante un nuovo impianto di compostaggio, viene meno il numero legale

Gaspare De Blasi

Consiglio comunale: al momento di votare la delibera riguardante un nuovo impianto di compostaggio, viene meno il numero legale

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martedì 11 Novembre 2014 - 16:36

Seduta movimentata quella del Consiglio comunale che si è tenuta lunedì scorso. E’ stato approvato inizialmente il punto 9 all’ordine del giorno dei lavori relativo al regolamento comunale per la costituzione dell’Albo delle associazioni e delle società sportive operanti nel comune. Dopo di che, si è deciso di accantonare il  “punto 10” (Modifica del regolamento comunale concernente la concessione di contributi sportivi alle Società e/o Associazioni per la pratica sportiva), precedentemente prelevato. Ciò per trattare con priorità, il “punto 13” e, in particolare, un atto di indirizzo predisposto dal Consiglio comunale, in cui si chiedeva una proroga per esprimere il parere alla realizzazione dell’impianto di compostaggio  di rifiuti non pericolosi per le operazioni R3, R4, R13 da eseguire in un lotto di terreno sito in contrada Giacatello in variante allo strumento urbanistico. Un progetto presentato dalla Ditta “Vivai del Sole”. Sul punto è intervenuto il capogruppo di “Insieme per Marsala”, Arturo Galfano. “Non comprendo l’accelerazione che ha voluto dare la Regione Sicilia. Il Commissario Straordinario Giovanni Bologna aveva richiesto una proroga che sarebbe scaduta il prossimo 18 dicembre, c’era tutto il tempo perché la Commissione consiliare competente potesse analizzare la questione e relazionare il Aula”. La questione era già nota e la scadenza del tempo utile per fornire il parere d’aula era fissata proprio per ieri. Ma la proroga chiesta all’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, a quanto si è appreso, è stata ignorata.
Sulla questione pesa anche una lettera che l’altra impresa che opera nel settore a Marsala, la Sicilfert, ha inviato a diverse autorità istituzionali, tra i quali i Consiglieri di Sala delle Lapidi. In sostanza il titolare della ditta, Pietro Foderà, scrive che nella richiesta fatta alla Regione dalla Vivai del Sole ci sono delle inesattezze e con la propria missiva di fatto ha invitato il Consiglio comunale ad esitarla negativamente. I punti contestati per i quali il dirigente della Sicilfert ha anche dato mandato ai suoi legali per tutelare i  diritti della sua impresa, sono essenzialmente due: nel primo punto si contesta il fatto che nella sua richiesta la ditta Vivai del Sole afferma che nella provincia di Trapani non esistono impianti autorizzati al recupero e la trattamento di rifiuti non pericolosi riguardanti apposite tabelle merceologiche. Nel secondo caso, secondo sempre quanto afferma la Sicilfert, nel richiedere l’autorizzazione la Vivai del Sole, ha omesso di specificare che a Marsala a poca distanza, esiste ed opera un altro impianto di compostaggio.  Fin qui tutto lecito e normale. In regime di concorrenza chi si sente minacciato di slealtà si tutela come ritiene opportuno. Rimane il fatto che al termine della lettera inviata ad ogni singolo Consigliere comunale (in maniera alquanto inusuale, lo ripetiamo) il presidente Foderà chiede di essere informato di “…qualsiasi decisione venga presa in merito dal Consiglio comunale”. Da quanto ne sappiamo noi, i modi e i termini per apprendere il risultati del lavoro dell’Aula consiliare sono quelli stabiliti dal regolamento comunale; ovvero l’affissione all’Albo Pretorio (da tempo on line nel sito ufficiale del Comune di Marsala), non certamente informando personalmente ogni cittadino richiedente informazioni.
Tornando ai lavori d’Aula di lunedì sera, dopo un’ interruzione per concordare la richiesta da inviare alla Regione per il rinvio della  decisione, si riapriva la seduta. Sono intervenuti due consiglieri, specificando che aumentare la concorrenza non  può che creare una sana concorrenza e quindi fare abbassare il costo del compostaggio per i cittadini. Uno di loro, Michele Accardi, ha però poi misteriosamente abbandonato la seduta. Il consigliere Gandolfo, che si era dichiarato contrario all’atto da inviare alla Regione, a quel punto ha chiesto la verifica del numero dei presenti. Preso atto che era venuto meno il numero legale, il presidente Sturiano ha conseguentemente disposto il rinvio dei lavori.

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