Serata di beneficenza al Teatro Impero con “L'Italia s'è desta… o quasi”. In scena l'associazione Arco

Claudia Marchetti

Serata di beneficenza al Teatro Impero con “L'Italia s'è desta… o quasi”. In scena l'associazione Arco

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mercoledì 05 Novembre 2014 - 17:33

L’associazione Arco, il Rotary Club Marsala e l’Associazione Nazionale Partigiani di Marsala, organizzano una serata di beneficenza per l’acquisto di un defibrillatore, di beni e attrezzature per la mensa dei poveri di Marsala gestita dalla Fondazione San Vito Onlus e per la realizzazione del libro sui partigiani marsalesi patrimonio di memoria storico da tutelare. Dopo il successo estivo che ha registrato il tutto esaurito, al Teatro Impero, il 22 novembre alle ore 21.30, ritorna “L’Italia s’è desta… o quasi” . A metà tra una preghiera laica e un racconto epistolare narrato, ma senz’altro uno spettacolo capace di dipingere Marsala prima e dopo quel terribile 11 maggio 1943 che ha spazzato via per sempre la spensieratezza, ma dalla quale sono nati partigiani valorosi. Si tratta di un’opera inedita scritta e diretta dal marsalese Giacomo Frazzitta e messo in scena assieme a: Lea Fazio alla voce, Aldo Bertolino alla tromba, Giuseppe Lo Grasso al basso, Franz Rallo alle tastiere, Gioacchino Lamia alla batteria, Giancarlo Raineri alla chitarra, con la partecipazione straordinaria di Enrico Russo (voce della Costituzione italiana). Le parole sono state accompagnate da canzoni capaci di riportare la platea nella Marsala di settant’anni fa, tra boogie woogie e coretti da Trio Lescano. Frazzitta, in bretelle rosse, ha dipinto la sartoria di Pasquale, in via Roma, dove, di pomeriggio si cantava e si suonava il piano forte; il “semaforo”, ossia l’avamposto della Guardia Costiera, sulla collina di Misilla. Una bella cartolina che però è stata devastata dal bombardamento che ha persino ucciso i piccoli alunni dell’asilo della Villa del Rosario, morti nel rifugio che avrebbe dovuto salvarli. Eppure, in questa atmosfera, Marsala ha prodotto “figli” come Mario Gandolfo, zio di Giacomo Frazzitta, partigiano, a cui lo spettacolo è dedicato che, come altri giovani lilybetani, ha dato la vita per la libertà e per difendere i diritti inviolabili dell’uomo. “C’era bisogno di questo spettacolo che ricordasse l’onestà che ha fatto nascere la nostra nazione”, ha detto Frazzitta. Ingresso 10 euro.

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