Nessun assessore trapanese nel nuovo governo Crocetta. La Milazzo: “Non è un problema. L’importante è lavorare bene”

Vincenzo Figlioli

Nessun assessore trapanese nel nuovo governo Crocetta. La Milazzo: “Non è un problema. L’importante è lavorare bene”

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giovedì 30 Ottobre 2014 - 11:43

Anche stavolta la provincia di Trapani resta a secco. Nel terzo rimpasto del governo Crocetta, nessun rappresentante di questo territorio è riuscito a trovare spazio. Costretto a trovare un disperato equilibrio tra le componenti della sua traballante maggioranza, l’ex sindaco di Gela ha preferito concentrarsi sulle indicazioni dei partiti. E anche qui, i mugugni non sono comunque mancati: Articolo 4 reclama un altro assessore e l’Udc contesta il ripescaggio di Mariella Lo Bello. In ogni caso, da una prima occhiata alla provenienza geografica degli assessori indicati da Crocetta, si può parlare di un governo tendenzialmente “palermocentrico”. Escludendo dal computo Alessandro Baccei, il “cane da guardia” del governo Renzi che si occuperà del bilancio, provengono dal capoluogo Giovanni Battista Pizzo, Cleo Li Calzi, Vania Contraffatto e Lucia Borsellino. Ma anche Antonino Purpura e Nino Caleca, seppur originari di altre aree (Tusa il primo, Pantelleria il secondo) vanno considerati espressione dell’area palermitana, che nel complesso può quindi contare su sei rappresentanti. Fanno riferimento al territorio catanese Marcella Castronovo e Sebastiano Bruno Caruso, mentre Maurizio Croce rappresenta la provincia di Messina. Completano il quadro l’agrigentina Mariella Lo Bello e la nissena Linda Vancheri.

“E’ una giunta di altissimo livello, i curricula degli assessori parlano chiaro”, spiega la parlamentare marsalese Antonella Milazzo, secondo cui “la presenza di un tecnico inviato da Roma (Boccei ndr) la dice lunga sulla situazione che stiamo vivendo e sulla volontà del governo nazionale di aiutarci a cogliere le opportunità offerte dai fondi europei”. Rispetto alla mancata presenza di un assessore trapanese in giunta, la Milazzo assicura: “Non è un problema. Quando si lavora bene non esistono discriminazioni territoriali”. Sulla stessa lunghezza d’onda il socialista Nino Oddo, che comunque ammette la debolezza della politica trapanese in questa fase, sia in ambito regionale sia a livello nazionale, garantendo comunque di sentirsi soddisfatto del suo incarico di deputato questore e di non aver voluto avanzare altre richieste per sé o per il suo gruppo “per non mettere in difficoltà Crocetta”.

L’ultimo rappresentante della provincia di Trapani alla Regione è il magistrato Massimo Russo, che da tecnico ricoprì per quattro anni il delicato ruolo di assessore alla sanità con Raffaele Lombardo, tra il 2008 e il 2012. Per risalire agli ultimi assessori “politici” trapanesi bisogna invece fare un ulteriore passo indietro, fino alla turbolenta stagione del primo governo Cuffaro, che nel 2001 ne aveva in squadra ben due, Bartolo Pellegrino e David Costa. Per entrambi, però, l’esperienza fu poco fortunata. Il loro coinvolgimento in due note inchieste giudiziarie li portò infatti a dimettersi anticipatamente dagli incarichi ricoperti.  

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