Casa di Riposo “Giovanni XXIII”, i sindacati: “Stipendi arretrati, situazione insostenibile”

redazione

Casa di Riposo “Giovanni XXIII”, i sindacati: “Stipendi arretrati, situazione insostenibile”

Condividi su:

venerdì 10 Ottobre 2014 - 16:59

“Ritardi eccessivi nell’erogazione degli stipendi”. Chiesto e ottenuto un incontro con il Commissario Straordinario del Comune di Marsala. Ignazio Genna critica l’interesse tardivo delle sigle sindacali 

Malcontento generale tra i dipendenti della Casa di Riposo “Giovanni XXIII”. Quest’anno hanno avuto liquidati solo due stipendi interi e fino al mese di luglio hanno potuto contare solo sul 40percento dei loro emolumenti mensili a fronte dello stipendio intero. “Una situazione insostenibile – ci hanno detto – che va avanti ormai da troppo tempo. A peggiorare le cose, infine, sono anche i ritardi della Prefettura nel liquidare le risorse economiche per la gestione del servizio per i richiedenti asilo politico”. Proprio per questo,l’Ipab marsalese questa mattina è stata la sede di una riunione tra una delegazione di dipendenti e i rappresentati di due sigle sindacali: la UIL, rappresentata da Osvaldo Angileri, e la CISL, rappresentata da Marco Corrao. I ritardi sono continui e non riguardano solo l’erogazione degli stipendi ai dipendenti, ma riguardano anche il contributo straordinario che il Comune deve versare alla struttura e che ammonta a circa 51mila euro, a cui si devono sommare circa 28mila euro per le “rette”; e quello della Prefettura che invece riguarda i richiedenti asilo politico ospiti dell’Ente stesso.

“E’ stato un incontro dai toni moderati – ci ha detto Osvaldo Angileri -. I dipendenti hanno voluto discutere con noi rappresentanti sindacali circa una serie di soluzioni alternative. Abbiamo firmato una richiesta ufficiale per un incontro con il Commissario Straordinario del Comune di Marsala”. I tempi sono stati brevissimi e la richiesta è stata accettata in tempo reale; infatti, il prossimo 21 ottobre è stata fissata una riunione presso la sede del Comune di Marsala alle ore 11,30. E’ stato invitato a partecipare all’incontro di stamattina con i rappresentanti dei sindacati anche il Commissario Straordinario della Casa di Riposo, Ignazio Genna, che ha dato la disponibilità “a un confronto sia con le organizzazioni Sindacali che con i dipendenti e a lavorare in sinergia con le istituzioni e con chiunque lealmente voglia prodigarsi nell’interesse dei lavoratori e della Casa di Riposo Giovanni XXIII”. Queste le parole di Ignazio Genna, che ha ribadito – in un comunicato ufficiale – la sua posizione e il suo impegno per l’Ipab marsalese: “Lavoro da un anno e mezzo, da solo, alla ricerca continua di fondi, di risorse e di idee per sollevare le sorti della Casa di Riposo. Grazie al mio operato e alla collaborazione della Prefettura, l’Ente vanta, oggi, crediti per circa 250mila euro dalla Prefettura, 360mila euro dal Ministero dell’Interno e circa 115mila euro dal Comune di Marsala, che ha impegnato la somma di 171mila euro per la casa di Riposo. Vantiamo le rette residue di Luglio, le rette di Agosto, di Settembre, e il contributo di Euro 51.000 per statuto, per un totale di Euro 115.000. Aspettiamo inoltre il finanziamento di un progetto di implementazione di euro 100.000, approvato dalla Regione. Dal mese di Ottobre 2013 riesco costantemente a pagare uno stipendio ogni mese, anche se si tratta di stipendi arretrati. Fra una decina di giorni pagherò un altro mese, ma per l’arretrato aspettiamo che Prefettura, Comune e Regione ci paghino”.

Stamattina dipendenti e rappresentanze sindacali hanno lavorato insieme, ma il Commissario Straordinario Ignazio Genna ha dei dubbi e delle remore sul loro operato fino ad oggi, che ha così sintetizzato all’interno della sua nota: “Mi chiedo perché solo adesso i Sindacati si sono accorti delle problematiche della Struttura, organizzando un’assemblea dei lavoratori. Io ho ricevuto dal Sindacato Uil Fpl solo accuse e denunce, mai collaborazione. I rappresentanti della UIL sono stati convocati diverse volte per parlare delle problematiche della struttura, ma nessuno si è mai presentato. Viste le reiterate richieste di incontro, la mancata partecipazione e il disinteresse mostrato da alcune Sigle Sindacali, non mi è rimasto altro da fare che ritenere conclusa la contrattazione. Adesso – conclude Ignazio Genna – che la Casa di Riposo sta conoscendo una nuova era, alcuni sindacati reclamano meriti che non hanno guadagnato. Ci tengo a ricordare che la UIL chiedeva la chiusura della struttura, senza curarsi del personale. Si è persa di vista la priorità, ovvero la difesa dei lavoratori”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta