Incontro con il capogruppo dell’Mps a Sala delle Lapidi Eleonora Milazzo per fare il punto sulla situazione relativa alle vicende del Consiglio comunale di Marsala con una occhio puntato alle elezioni amministrative che si svolgeranno nella primavera del 2015.
Intanto cerchiamo di capire perché l’Mps, lista e partito che hanno come riferimento il gruppo regionale di articolo 4 guidato in città dal presidente del Consiglio Enzo Sturiano non ha visto ancora la luce a Palazzo VII aprile. “Anche io sto aspettando la nascita in aula del gruppo di articolo 4 – esordisce Eleonora Milazzo – al cui progetto intendo aderire e confermo la mia disponibilità a continuare il mio impegno nel prossimo Consiglio comunale a quale intendo candidarmi”.
L’Mps due anni fa sostenne la candidatura di Giulia Adamo a sindaco. Cerchiamo di capire il giudizio sull’azione amministrativa dell’ex primo cittadino. “Non ci aspettavamo certamente un tale epilogo culminato con le dimissioni – afferma la professionista marsalese -. Il programma che stilammo allora, almeno in larga parte malgrado le difficoltà economiche, era realizzabile. Il sindaco Adamo invece si era circondato di collaboratori che hanno contribuito a fare lievitare le spese per progetti inutili”. Il riferimento è verso alcuni assessori delle precedente Giunta verso i quali la Milazzo non è stata mai tenera.
Proiettiamo il discorso verso il futuro. È certamente tempo di contatti e di lusinghe. “Sono stata oggetto di “attenzioni” da parte di altri gruppi e partiti, confermo però la mia fedeltà al progetto di Paolo Ruggirello. Sono convinta che alla fine troveremo un accordo, in modo particolare con i partiti del centro sinistra”. Il riferimento è al Partito Democratico e ai socialisti di Nino Oddo.
Si parla in questi giorni di una possibile candidatura di Enzo Sturiano a fare da sintesi ad un accorso tra queste forze politiche. Accordo che probabilmente sarebbe stato già raggiunto a Palermo. “Stimo Enzo Sturiano e sono convinta che sarebbe un ottimo candidato. Tuttavia occorre predisporre prima un programma che parta dalle esigenze della gente”. E nel caso che il candidato dovesse essere uno del Pd, per esempio il segretario cittadino Alberto Di Girolamo?. “ Le affermazioni su articolo 4 di Di Girolamo mi lasciano perplessa – conclude Eleonora Milazzo -. Diffido da chi si sente titolare di chissà quali e quanti consensi. Ricordo a quelli del Pd che abbiamo sostenuto la loro lista alle recenti elezioni Europee, contribuendo in maniera determinate al grande consenso avuto dai democratici in Città”.