Una mostra dedicata alla grande artista dell’astrattismo Carla Accardi, nell’anno della sua scomparsa, verrà inaugurata il 12 settembre alle ore 21.00 nella la suggestiva cornice del castello medievale di Sperlinga (Enna) dove sarà visitabile tutti i giorni (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) sino al 20 settembre.
Organizzata dall’associazione R. C. “Museo del Presente” (in collaborazione con la Pro Loco di Nicosia, l’Associazione “Italia Nostra”, la Casa d’arte “la Fenice” ed il Comune di Sperlinga) la mostra si intitola: “A sud del pensiero: ri-tratti mediterranei. Omaggio a Carla Accardi”, con l’obiettivo di riattualizzare il Mediterraneo (inteso come spazio mitico e della costruzione del senso, piuttosto che come spazio esclusivamente geografico) attraverso evocazioni, suggestioni, nostalgie, memorie, miti antichi e moderni.”
“Non abbiamo ancora superato la “questione meridionale” che incombe sulla nostra nazione da un punto di vista economico, sociale, culturale – afferma il curatore Nino D’Arrigo – Il Meridione d’Italia rappresenta ancora, infatti, il teatro di quella guerra tra poveri per una bolla d’acqua, descritto da Ignazio Silone in Fontamara, con l’aggravante, altresì, di una crisi economica planetaria”
Gli artisti partecipanti sono:
Carla Accardi, Pippo Altomare, Sonia Andreani, Cesare Baracca, MoMò Calascibetta, Pietro Cosagra, Mariano Filippetta, Dario Insabella, Giovanni Iudice, Tatiana Lawresz, Mafonso, Giovanni Manzo, Stefano Mercatali, Fabio Modica, Alessandro Papari, Roberta Serenari, Giovanni Stella, Enzo Tomasello, Agostino Tulumello, Alfonso & Nicola Vaccari, Ignazio Vanadia e Fabrizio Vatta.
Carla Accardi fu un artista tra le più originali dell’arte del secondo dopoguerra italiano. Dopo il diploma al Liceo Ximenes di Trapani, si trasferì a Palermo per gli studi all’accademia di Belle Arti.
Nel 1947 con Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Concetto Maugeri, Perilli, Sanfilippo e Turcato, fondò il Gruppo Forma 1 di ispirazione formalista e marxista. Nel 1950 tenne la sua prima mostra personale alla Libreria Age d’Or di Roma. Nel 1954 iniziò ad affrontare problematiche di riduzione cromatica e segnica documentate dalla personale del 1955 alla Galleria San Marco di Roma. Nello stesso anno partecipò alla rassegna internazionale Individualità d’oggi (Galleria Spazio, Roma; Galerie Rive Droite, Parigi). La ricerca di Carla Accardi procede nella direzione dell’automatismo segnico fino all’inizio degli anni Sessanta. Nel 1965 l’artista abbandonò le tempere a favore di vernici colorate e fluorescenti da applicare su supporti plastici trasparenti, uscendo dalla dimensione del quadro e coinvolgendo lo spazio, con un atteggiamento che sarà importante per gli artisti dell’arte povera. Negli anni Settanta tornò agli schemi geometrici reiterati su grandi tele chiamate Lenzuoli che saranno presentati alla Galleria Editalia di Roma nel 1974. Fu anche tra le pioniere del femminismo in Italia, facendo parte con Carla Lonzi al gruppo “Rivolta Femminile”. Nel 1996 fu nominata membro dell’accademia di Brera e nel 1997 fu membro della Commissione per la biennale di Venezia nel ruolo di consigliere. Nel 1998 la sua città, Trapani, le dedicò una retrospettiva Carla Accardi: opere 1947-1997, nella Chiesa della Badia Grande.