Mai come in quest’ estate la politica marsalese ha usufruito di ferie limitatissime. Naturalmente c’era d’aspettarselo. Siamo infatti se non all’immediata vigilia del ritorno al voto, almeno all’antivigilia. La vicenda che ha visto la città lilybetana rimanere senza sindaco è nota a tutti. Un breve riepilogo: l’ex sindaco Giulia Adamo raggiunta da una condanna penale in Appello per vicende che risalgono agli anni in cui occupava la carica di presidente della Provincia Regionale, era “incappata” nella ormai famosa legge Severino, che ha obbligato il prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, a sospenderla dal ruolo. Dopo un ultimo “colpo di coda” (è noto il tentativo di sostituire il vice sindaco in carica Antonio Vinci con un suo fedelissimo, l’assessore Benny Musillami; tentativo “bocciato” dal prefetto) Giulia Adamo ha rassegnato le dimissioni dalla carica. Dopo di che la Regione ha individuato il commissario straordinario che accompagnerà la Città al voto nella persona del dirigente Giovanni Bologna. Nel periodo di sospensione estiva, oltre all’attività del Consiglio comunale, rimasto regolarmente in carica, si è fatta febbrile l’attività politica. Non esistono più i partiti, salvo alcune e accezioni di cui diremo…quindi i Consiglieri sono andati in ordine sparso. Ad un certo punto sembra di non capire più chi sta e con chi.
Intanto non è ancora nota la data delle elezioni che se dovessero essere fissate per il prossimo mese di novembre accelererebbero il tutto. Sempre però che i marsalesi ritorneranno alle urne nella primavera del 2015. Prima di addentrarci in una parzialissima disamina, occorre ricordare, lo faremo spesso in questi mesi perché siamo convinti che influenzerà di molto le alleanze fuori e dentro le liste, che la legge elettorale è cambiata. Infatti i marsalesi potranno esprimere due preferenze purchè siano indirizzate a due candidati di diverso sesso. Si tratta della cosiddetta legge di “genere”. Per la verità già quando non era obbligatoria nel 2012, i marsalesi si erano indirizzati in questa direzione eleggendo ben 8 donne. “C’è da giurare che saremo oggetto di una corte serrata” ci ha detto una consigliera in carica. E si comprende che si tratterà di una corte “elettorale”. Ci siamo lasciato alla vigilia di Ferragosto con una lunga intervista al segretario del Partito Democratico, Alberto Di Girolamo. In quella conversazione il cardiologo marsalese non ha fatto mistero di proporre al suo partito e più in generale al centro sinistra, la sua disponibilità a candidarsi alla carica di primo cittadino. Abbiamo avuto l’impressione, e – lo ripetiamo – di impressione si tratta, che se Di Girolamo può contare sull’adesione convinta della base del suo partito, i vertici provinciali e regionali del Pd, stanno esplorando anche altre soluzioni. Probabilmente più che per convinzione, per cercare di interferire nelle vicende locali nel tentativo di dare l’impressione di essere loro a decidere. L’idea che ci siamo fatti è quella che se deciderà il Pd di Marsala Di Girolamo sarà il candidato a sindaco del centro sinistra, altrimenti si potrebbero aprire altri scenari.
Uno di questi, molto suggestivo per la verità, dà per certo un incontro, con relativo accordo, avvenuto nei giorni scorsi, tra il leader di articolo 4 Paolo Ruggirello e il capogruppo del Partito Democratico all’Ars, Baldo Gucciardi. Si sarebbe convenuto che, con una serie di liste a sostegno, il candidato a sindaco di Marsala dovrebbe essere il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, da sempre vicino alle posizioni di Ruggirello. Niente di nuovo sotto il sole? E invece no. Alle liste civiche e a quella del Pd potrebbe aggiungersi quella degli “amici di Giulia Adamo”. Insomma una specie di riedizione, con tanto di decisione palermitana, di quello che accadde alle scorse elezioni. Siamo nella fantapolitica? Forse, ma i segnali in tal senso ci sono. Nella lista (ma c’è chi parla di due) che farebbe riferimento all’ex sindaco, andrebbero candidati oltre ad alcuni assessori e consiglieri uscenti anche altri esponenti del Massimo Consesso Civico provenienti da liste Civiche che nel frattempo si sono formate. In questo momento queste due candidature sembrano essere in procinto di “decollare”. Nel centro sinistra ci sarebbe, da parte del Psi, anche la richiesta di effettuare le elezioni primarie. Ma tutto lascia presupporre che non si terranno. Nei prossimi giorni analizzeremo le alte candidature, sia quelle annunciate, Ferrantelli, Rubbino e Morsello, sia quelle del M5S che di un ingarbugliato centro destra.