Pesca illegale di ricci a Marettimo. Scatta il sequestro

Audrey Vitale

Pesca illegale di ricci a Marettimo. Scatta il sequestro

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lunedì 01 Settembre 2014 - 13:02

Sono state sequestrate in seguito due blitz delle Forze dell’Ordine le attrezzature e il pescato di alcuni ricciaioli provenienti dal palermitano all’interno dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi” in prossimità di Marettimo.

Nella giornata di martedì 26 agosto, la Motovedetta del Servizio navale della Polizia Penitenziaria di Favignana in attività di controllo per conto dell’Area marina protetta, ha intercettato tre ricciaioli a bordo di una unità da diporto, sulla costa sudoccidentale di Marettimo. Ai tre è stato elevato un verbale amministrativo con triplice sanzione per 3 violazioni delle norme dell’AMP ed è stata sequestrata l’attrezzatura subacquea.

Il giorno successivo, mercoledì 27 agosto, i Carabinieri di Favignana, in servizio di pattugliamento marittimo, hanno intercettato Punta Mugnone, sul versante nord-occidentale di Marettimo, una lancia grigia con a bordo 7 ricciaioli, tutti intenti in attività di pesca di frodo di ricci di mare. Sul posto si è unito all’accertamento anche il gommone della Capitaneria di Porto di Marettimo. I militari hanno rinvenuto a bordo 4.000 esemplari di ricci di mare, sequestrati e rigettati ancora vivi in mare. I bracconieri, tutti di Palermo, sono stati identificati e si sono visti comminare una sanzione amministrativa di 4.000 euro.

L’azione delle Forze dell’ordine giunge a seguito di ripetute segnalazioni da parte dell’Ente gestore dell’AMP della presenza, a Marettimo, di numerose unità di pescatori di frodo di ricci.
“Un grazie e un plauso – dichiara il Presidente dell’AMP e Sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto – a Polizia penitenziaria, Carabinieri e Capitaneria di porto per le brillanti operazioni e per l’incessante lavoro di controllo dell’area marina protetta.
Purtroppo il fenomeno dei ricciaioli palermitani è di tali dimensioni che occorre un ulteriore sforzo congiunto tra tutte le forze, per debellarlo del tutto”.

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