È stato approvato in via definitiva il bando per la demolizione e costruzione di un “complesso residenziale” a Marsala. Si tratta delle palazzine popolari di via Mazara che furono sgombrate (tre su quattro) con un autentico bliz della forze dell’ordine dopo che gli uffici comunali addetti ne avevano dichiarato la pericolosità statica. Il 24 giugno di due anni fa, infatti, un’ordinanza del sindaco Renzo Carini impose lo sgombero degli immobili. La vicenda ha radici quasi storiche. Nel novembre del 1977 l’allora sindaco di Marsala, Gaspare Samaritano, autorizzò l’occupazione delle palazzine in costruzione da parte degli abusivi che vi si erano già stabiliti, a condizione che fossero gli stessi beneficiari a completare i lavori a proprie spese. In seguito allo sgombero di due anni fa, il Comune cercò comunque di andare incontro alle esigenze delle suddette famiglie, che a quel punto si ritrovavano senza un tetto, impegnandosi a versare ad ognuna di loro un contributo di 200 € al mese (dietro esibizione del contratto d’affitto regolarmente registrato), in modo da attenuare il loro temporaneo disagio. Come avviene spesso nel nostro Paese, niente è più definitivo del provvisorio. Da allora il Comune ha continuato ad erogare quello che venne definito un contributo sociale che, nel frattempo che le famiglie richiedenti si sono ridotte a 19, ammonta a circa 3800 euro mensili. In pratica la Giunta (prima quella diretta da Renzo Carini e in seguito quella guidata da Giulia Adamo) ha sempre proposto in tema di Bilancio di previsione al Consiglio comunale l’importo di 45 mila euro l’anno. Il Massimo Consesso Civico ha sempre esitato l’atto favorevolmente. Per chiudere la vicenda amministrativa occorre dire che l’ultimo atto deliberativo sulla questione è scaduto lo scorso 31 luglio. Tutto lascia prevedere che anche per l’anno in corso le casse pubbliche dovranno fare fronte a questa spesa. Per quanto riguarda l’appalto, l’importo è stato finanziato con denaro prelevato dal Bilancio comunale per un importo di un milione di lire. Gli altri quattro milioni, la spesa totale prevista è infatti di cinque milioni di euro, sono stati finanziati con i fondi della Regione. Nello specifico dall’assessorato delle Infrastrutture, delle Mobilità e dei Trasporti. La gara tenutasi presso i competenti uffici dell’Urega di Trapani, ha visto l’aggiudicazione da parte dell’impresa di costruzioni geom. Alfredo Laudani. La ditta di S. Gregorio di Catania (CT) ha offerto il ribasso pari al 33,8977%. Il progetto esecutivo può quindi essere, per usare una terminologia di genere, cantierabile. Salvo eventuali ricorsi per via amministrativa eventualmente prodotti dagli aventi diritto, trascorsi i tempi previsti dalle norme, i lavori in via Mazara potrebbero prendere il via
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