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Smantellata rete di viaggi clandestini dalla Tunisia: quattro arresti

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giovedì 21 agosto 2025 - 11:00

Viaggio clandestino Pantelleria: fermati quattro rumeni

Marsala Una complessa operazione di polizia ha portato alla scoperta di un viaggio clandestino a Pantelleria, organizzato da un gruppo di quattro cittadini rumeni. L’azione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Trapani, è stata supportata dalla Capitaneria di Porto di Pantelleria. Gli arresti sono avvenuti dopo un’accurata indagine scattata a seguito del rintraccio di 17 migranti clandestini, sbarcati sull’isola l’1 agosto scorso.

Un’operazione dal profilo insolito

L’episodio ha destato subito sospetti per le modalità di approdo e per i Paesi di provenienza dei migranti, 8 iracheni e 9 iraniani. Ciascuno di loro avrebbe pagato circa 15.000 dollari per raggiungere le coste italiane. Diversamente dai consueti sbarchi, i migranti sono stati trovati a vagare in pieno giorno nei pressi di una nota struttura ricettiva dell’isola, subito dopo essere stati lasciati a terra dagli scafisti che, con rapidità, si erano allontanati via mare.

Il sequestro dell’imbarcazione

Poche ore dopo lo sbarco, la Capitaneria di Porto ha rinvenuto e sequestrato un natante alla deriva. L’imbarcazione, riconducibile a una società di noleggio dell’isola trapanese, risultava noleggiata da un cittadino rumeno. Gli elementi raccolti hanno immediatamente orientato le indagini verso un’ipotesi di viaggio clandestino organizzato con copertura turistica.

La ricostruzione del viaggio clandestino

Grazie a filmati girati dagli stessi migranti durante la traversata, gli investigatori hanno confermato che il natante sequestrato fosse quello usato per lo sbarco. L’analisi dei movimenti dell’uomo che aveva noleggiato l’imbarcazione ha permesso di individuare tre complici, anch’essi rumeni, giunti in Italia appositamente per portare a termine l’operazione.
Il gruppo era arrivato a Palermo il 31 luglio con un volo dalla Turchia, per poi imbarcarsi su un aliscafo verso Pantelleria. Da lì, l’1 agosto, uno di loro è partito alla volta di Kelibia, in Tunisia, fingendosi skipper di un tour turistico per non destare sospetti.

Lo sbarco e il guasto al motore

In Tunisia, i migranti sono saliti a bordo in pieno giorno. L’imbarcazione ha quindi fatto rotta verso Pantelleria. Poco prima di raggiungere la costa, un’avaria al motore ha costretto lo scafista a chiedere aiuto. Uno dei complici, rimasto sull’isola, è intervenuto con un secondo natante di piccole dimensioni per completare lo sbarco e recuperare anche il collega.

La fuga e l’arresto

Convinti di aver eluso i controlli, i quattro rumeni hanno lasciato Pantelleria per dirigersi verso Trapani e Marsala. Ad attenderli, però, c’era la Polizia di Stato, che li ha fermati e condotti in stato di fermo. Nella stessa operazione sono stati identificati altri due rumeni, arrivati poche ore prima in Italia attraverso l’aeroporto di Palermo.

Il sequestro di denaro e attrezzature

I due nuovi arrivati avevano con sé circa 22.000 euro in contanti e un sofisticato visore notturno, probabilmente destinato a facilitare futuri viaggi clandestini. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro preventivo.

Le accuse e la custodia cautelare

I quattro principali indagati sono stati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani, il GIP ha convalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere.
Questa operazione dimostra l’efficacia della cooperazione tra forze di polizia e autorità marittime nel contrasto ai traffici illeciti via mare.

Complimenti alle forze dell’ordine per l’operazione riuscita e la professionalità dimostrata.


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